Un fucile italiano per il soldato Ryan di Ferdinando Camon

Un fucile italiano per il soldato Ryan VITTORIA DELLA BENELLI NELL'ASTA INDETTA DAL PENTAGONO Un fucile italiano per il soldato Ryan Sarà adottato dai marines, spara novepallettoni la storia Ferdinando Camon Il Pentagono non è contento delle anni in dotazione alle sue forze, in particolare per la difesa di centri militari, la guardia agli aeroporti e allo ambasciate, la caccia agli infiltrati, ai terroristi e ai sabotatori, ma anche per le operazioni di rastrellamento, guardia alle coste, rioccupazionc di casolari, e in funzione anti-summossa. Finora usava, accanto ai mitra, un fucile a pompa. Adesso ha pensato di indire un'asta. E l'asta l'ha vinta una ditta italiana, la Benclli di Urbino. Vi han partecipato anche ditte americane, belghe, russe. Anche quella che produce il kalashnikov. La Benclli ha vinto presentando un nuovo fucile semiautomatico, un'arma sorprendente e rivoluzionaria, che non spara una pallottola, ma 9 pallcltoni ad ogni colpo. Una calibro 12. Praticamente, un grosso fucile da caccia, a 5 o 6 o 7 cartucce: le cartucce vengono infilate nella parte posteriore della canna, e la quantità ih cartucce che ci stanno dipende dalla lunghezza della canna ebo si sceglie. E' un'arma da scaccia al nemico», o quindi da polizia e da esercito con compiti di polizia, come succede sempre più spesso, anche per i Marines. E' stata pensata per un nemico che ha due caratteristiche: «sbuca d'improvviso» ed «è vicino». Quest'arma non richiede una mira precisa. Si suppone che non ce ne sia il tempo. E spara corto: la massima efficacia la raggiunge sui 50 metri. Questa stessa arma, o un'arma sorella, molto simile, sta per sostituire anche il fucilo della polizia italiana, che ora è il pesantissimo M 12. In questa notizia, quel che più interessa non è il concetto (tecnico) dell'arma, ma il concotto (psicologico e politico) di nemico, contro cui è rivolta. Il direttore della Benelli Armi di Urbino è l'ingegnere Lucio Burigana. Ingegnere, a che serve quest'arma? «Serve per il controllo di masse, di popolazioni, di centri abitati. Non è un'arma da guerra in senso offensivo, a lunga distanza, ma in senso difensivo. E' un fucile derivato dalla caccia, a canna liscia». Non spara mai un proiettile singolo? «Si chiama «slug», la palla unica. Si usa raramente. E' preferibile la cartuccia a pallettoni. Nove pallettoni. Noi riforniamo il Pentagono, cioè la Difesa degli Stati Uniti, ma anche la polizia italiana, cioè il ministero dell'Interno. La cultura della «canna liscia» è tipicamente americana, non è italiana. L'Italia usa la mitraglietta, che è meno efficace e più pericolosa. Questo nuovo fucile a canna liscia, battezzato M4 Super 90, ha un maggioro volume di fuoco, perche in ogni colpo spara 9 proiettili, o contiene sette cartucce: 9 per sette uguale 63 proiettili: nessun mitra ha un tale volume di fuoco. Ma guardiamo un solo colpo: la rosata è tale che non può sbagliare il bersaglio». Quant'è larga la rosa? «Ottanta centimetri di diametro, a 50 metri di distanza. Più in là, non è più efficace». Dunque, il Pentagono pensa a un «nemico vicino». E' un concetto nuovo. E' un vantaggio non sparare lontano? «Si. Le pallottole sono efficaci fino a 300 o 400 metri, ma a quella distanza non si sa cosa possono col¬ pire. 1 Marines sono scontenti del loro fucile a pompa. Non risponde alle nuove esigenze di difesa. E ha un grave difetto: il loro fucile a pompa dev'essere manovrato con due mani, e se il marine è ferito a una mano, per esempio da un attentatore che spara per primo, allora è spacciato, resta li, preda del nemico. Invece, col nostro fucile semiautomatico, anche con una sola mano continua a difendersi, perché ad ogni colpo il fucile si ricarica da solo». La filosofia dell'arma a pallettoni è che si può sparare anche su un nemico che non si vede, ma si sa che è là? «Certo: la rosata dà questo vantaggio. Tenga conto che i pallettoni son grossi come proiettili calibro 9. Il fucile pesa tre chili e mezzo. Ha un calcio in alluminio, che si può accorciare o allungare». Le cartucce possono anche essere non-mortali, cioè sparate per ferire e spaventare. A chi servono cartucce del genere? «A chiunque svolga compiti di sorveglianza, difesa, allontanamento. Polizia o esercito, tenendo conto che l'esercito fa sempre la polizia di se stesso. Di fronte a manifestazioni di massa, ostili (ambasciate aggredite, aeroporti minacciati, sedi all'estero, e i marines ne hanno in tutto il mondo), ò grave e assurdo sparare, ma occorre un'alternativa all'impotenza. Chi svolge compiti di difesa, deve avere diversi livelli di intervento. Un primo livello deterrente è già la presenza del militare armato. Nel caso fosse necessario aumentare il timore, per ragioni di controllo, si spara in aria. Tra lo spartire in aria e lo sparare addosso, b meglio avere un livello intermedio, costituito dalle palle di gomma. Si ottiene la difesa del luogo che si vuole difon¬ dere, e non si uccide nessuno. Non sempre, anzi quasi mai, uccidere qualcuno che viene con intenzioni ostili seive a difendere il luogo che si vuol proteggere. Spesso lo mette in più grave e immediato pericolo. Questa è un'arnia che consente pili livelli di deterrenza. Perciò i Marines stanno spingendo per averne decine di migliaia di esemplari subito: ne hanno un bisogno urgente. Loro fanno un uso frequente del fucile a pompa, manuale: ma si son resi conto che è molto più utile un fucile semi-automalico Noi abbiamo pensato a questi tipi di munizioni. E' possibile che loro se ne creino anche altre, per altri scopi. Il fucile a canna liscia permette vari adattamenti, ma dev'essere un'arma che la tutto da se Pensi al poliziotto che spara correndo in automobile: lo avrà visto nei film, col loro lucile a pompa o spara o guida, e il più delle volte l'auto si rovescia. Con un'arma semiautomatica, basta che lei si sporga con un braccio. Morale: questa è un'arma che abbiamo inventato noi, ma e nella «loro» filosofia, L'Europa li copierà. Le polizie europee seguiranno. Tra le europee, la polizia italiana è stata la prima». Una fabbrica di armi. L'italiana Benelli ha vinto l'asta indetta dal Pentagono per la fornitura di un nuovo fucile alle forze armate Usa Sostituirà il modello a pompa che ha gittata più lunga ma richiede una mira migliore Sconfìtta l'offerta della ditta russa che produce i Kalashnikov ARMI ITALIANE IN AMERICA =3 f\ IL FUCILE SEMIAUTOMATICO «M4 SUPER 90» E' LA SECONDA ARMA ITALIANA FORNITA ALL'ESERCITO USA. LA PRIMA E' STATA LA PISTOLA «BERETTA» CALIBRO 9 BIFILARE. TUTTE LE ARMI FORNITE ALLE FORZE ARMATE AMERICANE DEVONO COMUNQUE ESSERE PRODOTTE NEGLI STATI UNITI

Persone citate: Ingegnere, Lucio Burigana

Luoghi citati: Europa, Italia, Stati Uniti, Urbino, Usa, Vittoria