IL MUSEO DELLA «STEIVA» DI PIVER0NE

IL MUSEO DELLA «STEIVA» DI PIVER0NE IL MUSEO DELLA «STEIVA» DI PIVER0NE Un mondo oggi scomparso, travolto dalla meccanizzazione e dalle nuove tecnologie che, negli ultimi settant' anni, hanno reso via via obsoleti gli strumenti adoperati per secoli, tinti azionati dalla forza degli animali e dalle braccia degli uomini. E' l'agricoltura che si praticava nei territori che dividono il Canavese dal Biellese. Alle testimonianze di questa antica civiltà contadina è dedicato il museo «La Steiva» che, a Piverone, resterà aperto domenica 11 aprile dalle ore 15 alle 18. Allestito più di venl'anni fa dal locale Gruppo Folcloristico in Via Torrione, nei locali si trovano carri, erpici ed aratri ottocenteschi i cui manici Ile «steive») danno il nome al museo. E' poi particolarmente ricca la se- zione fotografica che, in bianco e nero, ci restituisce i passaggi salienti della vita dei campi, come il raccolto e le feste per i solstizi, e dell'intera comunità piveronese, ritratta mentre celebra i matrimoni e le ricorrenze religiose. Ci sono, inoltre, numerosi costumi indossati in quei frangenti, oltre alle divise militari dei giovani che, fra Otto e Novento, rispondevano alla chiamata di leva. In alcune stanze, sono ricostruiti gli ambienti dove si svolgeva la vita quotidiana di allora: ci sono la cucina contadina del 1800, assemblala per lo piii con oggetti e mobili originali, la camera da letto, la cantina. Quindi, ecco la bottega del falegname ed i locali per la tessitura della canapa e la produzione della maglieria, oltre ai laboratori dove si lavorava il miele. Ingresso libero. Per le visite su prenotazione: 0125 72.322. Paolo Bricco / ini canti/m com'era nel jHisstitn

Persone citate: Paolo Bricco

Luoghi citati: Piverone