Zero-Zero Beppe e l'urbanistica di Alessandro Perissinotto

Zero-Zero Beppe e l'urbanistica IL FOGLIETTONE Zero-Zero Beppe e l'urbanistica BEPPE Monticone ha letto con enorme interesse il pieghevole illustrato che Pamministrazione civica ha recentemente distribuito ai torinesi per spiegare la rivoluzione urbanistica in atto a Porta Palazzo. L'idea del costruendo sottopassaggio ha riempito il nostro agente speciale di feliciti! e più d'uno l'ha visto con le braccia larghe davanti a sé atteggiarsi a pilota di un'esistente motocicletta imitando con le labbra il rumore del motore. In realtà, Beppe stava già immaginando il giorno in cui, convocato d'urgenza al quartier generale del servizio segreto, avrebbe potuto sfrecciare a tutta velocità nel nuovo tunnel con il suo Ciao Piaggio del 1969. Niente più code fino al Rondò della Forca, niente più intasamenti, ma solo una piazza antica dall'efficienza moderna. Beppe Monticone sarebbe dunque un cittadino contento se una domanda non lo turbasse profondamente: «Ma, invece del sottopasso di Porta Palazzo, non era più urgente quello di via Filadelfia?» Quale? Direte voi. Si, il sottopassaggio di via Filadelfia, la via che na preso il nome da un formaggio spalma bile e che presto, con l'ormai improbabile ridefinizione della topomastica dovuta al crollo dell'Urss, potrà incrociare corso Stracchino (ex corso Unione Sovietica) in quella che, per coerenza, verrà ribattezzata piazza Kobiola (ex piazzale S. Gabriele da Gorizia). Può darsi che la necessità di una tale opera viaria non sia avvertita da tutti, ma da Zero-Zero Beppe sì. Dovete sapere che, per neces- sita di servizio, il nostro Beppe percorre più volte la settimana quel tratto della suddetta via Filadelfia che divide lo stadio Comu naie dagli spogliatoi dello stadio medesimo; sappiate poi che i calciatori della Juventus sono soliti attraversare la strada in quel punto per trasferirsi dallo spogliatoio al campo di allenamento e viceversa. Detto tutto questo potete immaginare quale sia il panico degli automobilisti, dei motociclisti e dei velocipedisti che passano di lì: «Oddio - si chiedono terrorizzati - ma se mai, in una frenata un po' lunga, dovessi fare solo un graffio alla gamba di Inzaghi, mi basterebbe una vita di lavoro per ripagarlo? E se schiaccio un piede a Davids?». Conscio del pericolo, Beppe ha preferito stipulare una polizza di Responsabilità Civile direttamente con i Lloyds di Londra e per il suo Ciao Piaggio del 1969 paga un premio pari a quello di un Jumbo della Twa. Ecco spiegato l'interesse del nostro eroe per un eventuale sottopassaggio che eviti ai mezzi meccanici l'incrocio con i preziosissimi gioielli del calcio. Un'altra ipotesi è quella di una passerella sopraelevata in plexiglas, completamente trasparenete, sulla quale i calciatori della Vecchia Signora transiterebbero salutando la folla dei fans, e sotto la quale, gli allenatori avversari che volessero ancora interessarsi dei polpacci juventini, non avrebbero che da appostarsi stategicamente con il naso all'insù. In alternativa a tutto ciò, sostiene Beppe, il comune ponga almeno, in prossimità delle strisce, alcuni appositi cartelli stradali con indicazioni del tipo «Attenzione, attraversamento campioni» o «Attenzione, attraversamento palloni d'oro», sicuramente, quello di via Filadelfia diverebbe il passaggio pedonale più rispettato della città. Alessandro Perissinotto

Persone citate: Beppe Monticone, Davids, Inzaghi, Zero Beppe

Luoghi citati: Gorizia, Londra, Urss