DIFFERENTI: CIOÈ', UNICI

DIFFERENTI: CIOÈ', UNICI DIFFERENTI: CIOÈ', UNICI II video di Claudio Cipelletti contro la congiura del silenzio E 'stato scritto che se per ogni adulto è esistito un adolescente, per ogni adulto omosessuale e esistito un adolescente omosessuale. Eppure chiedete a un genitore, a un insegnante, a un educatore se ritiene di doverne parlare con i ragazzi e le ragazze adolescenti: per lo più sentirete rispondere che il tema è delicato, che riguarda pochi e che è prematuro o inopportuno trattarlo. Insomma, a fin di bene, si consiglia il silenzio. Esiste però un'associazione di genitori, nata a Milano sei anni fa col nome di AGeDO (associazione genitori, parenti e amici di omosessuali), che la pensa diversamente: è proprio il silenzio a creare un danno enorme tra gli adolescenti. E' proprio l'interruzione dei contatti all'interno della famiglia e tra i coetanei su un tema che riguarda affettività e relazioni a gettare nell'isolamento ragazzi e ragazze proprio nel periodo della difficile ricerca del proprio posto nel mondo. La sessualità c'entra poco. Molto più semplicemente, un adolescente che si innamora e sente che tutti attorno a lui o a lei lo disapprovano, si chiuderà in sé e inizierà un difficile percorso solitario per farsi una ragione del perché il suo innamoramento «non si può dire», e, tanto meno, mettere in atto. E in questa solitudine, si renderà involontariamente invisibile al mondo, un mondo incapace di coglierne l'identità «diversa». E' questo vissuto, spesso drammatico, sempre intenso e toccante, a prendere corpo e voce per la prima volta in un documento girato con ragazzi e ragazze delle scuole superiori per iniziativa di AGeDO e prodotto dal Settore Cultura della Provincia di Milano. Titolo in due parole: «Nessuno uguale», per dire insieme ai ragazzi che non si tratta semplicemente di un invito alla tolleranza, ma alla comprensione profonda che ciascuno possiede, un irripetibile sé sempre diverso dagli altri, sempre fonte di ricchezza, a patto che impariamo ad ascoltarci e a non temere o giudicare le differenze. La regia alterna le riprese del gruppo alle testimonianze personali, restituendo il doppio passaggio: dalla rigidità dell'ascoltarsi per il gruppo e dal silenzi?, all'accettazione e espressione di sé per le ragazze e i ragazzi omosessuali. Un'esperienza di comunicazione felice che si conclude in un clima di serenità tangibile: per la prima volta, coetanei omo ed etero si sono davvero «visti». AGeDO si impegna a portare questa esperienza nelle scuole di tutta Italia. Il video da alcuni mesi viene utilizzato in dibattiti con studenti e genitori, corsi di formazione per insegnanti e convegni specializzati. Ha ricevuto l'apprezzamento del Ministero della Pubblica Istruzione e l'appoggio di molti insegnanti. Superare il pregiudizio però è spesso ancora difficile e in molte scuole le porte si chiudono. Ma mai le chiude chi ha visto il film: è difficile sottrarsi all'amozione di ritrovare negli occhi e nella voce di ciascuno di questi ragazzi e di queste ragazze qualcosa che ci riguarda tutti indistintamente, la meravigliosa fatica di ritrovare noi stessi. Claudio Cipelletti / !na scena di «Nessuno uguale» di C/audio ( 'i/te/letti Il rideo è in programma HI Se 20 (i/irile, presentì il regista e genitori del/'AGeDO

Persone citate: Claudio Cipelletti

Luoghi citati: Italia, Milano