LE VEGLIE DI SIENA di A. Fe.

LE VEGLIE DI SIENA ACCADEMIA TEMPIA LE VEGLIE DI SIENA I madrigali umoristici di Orazio Vecchi il 13 ■ L nome del compositore 1 modenese Orazio Vecchi è ■ ricordato come quello di uno dei più insigni polifonisti del tardo Cinquecento: vale a dire di quella fase storica profondamente sperimentale e innovativa che ha condotto più tardi all'affermazione della cultura barocca. Un'ampia scelta da «Le veglie di Siena», ovvero uno dei massimi risultati ottenuti da Vecchi nel campo del madrigale umoristico, è offerta dal concerto del gruppo madrigalistico «I Vocalisti» dell'Accademia Stefano Tempia. Martedì 13 alle 21, al Conservatorio, il sestetto di solisti guidato da Teresio Colombotto al cembalo - i soprani Teresa Nesci e Roberta Giua, il controtenore Gian Luigi Ghiringhelli, i tenori Nils Giebelhause e Matteo Zenatti, il basso Enrico Bava affronta l'ampio affresco polifonico il cui sottotitolo «I varii humori della musica moderna» allude con evidenza a un programmatico e gustoso inlento satirico. Intento che si concretizza, nella prima parte, nell'imitazione a grammelot di varie parlate e cadenze: il siciliano, il tedesco, lo spagnolo, il francese e il veneziano. La seconda parte, invece, è dedicata alla rassegna degli «humori» di cui parla il sottotitolo: rispettivamente quello grave, allegro, dolente, lusinghiero, affettuoso e «svegghiato». Per quanto attiene al materiale puramente musicale, le fonti sono da ricercare sia nel repertorio popolare dell'epoca sia nelle coeve commedie madrigalesche che - spesso uscite dalla fantasia di prelati o monaci come lo stesso Vecchi - tanto successo ottenevano nelle corti italiane. Il biglietto è in vendita a 20 mila lire; informazioni allo 011/521.42.66. [a. fe.]

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