«Scarsa sicurezza in Italia »

«Scarsa sicurezza in Italia » RAPPORTO DEL TOURING CLUB SUL RISCHIO CRIMINALITÀ' PER I VISITATORI «Scarsa sicurezza in Italia » La denuncia dei tour operator stranieri retroscena ON siamo certo ai livelli di Miami, dove bande di giovani tamponano le auto dei turisti per rapinarli, o dello Yemen, dove i ribelli antigovernativi che rapiscono i viaggiatori hanno fatto scendere del 41% gli arrivi dall'Europa. Ma i turisti stranieri preoccupati per la sicurezza in Italia sono in aumento. Lo rivela «Turismo e sicurezza», libro bianco del Touring Club Italiano che spiega quanto la criminalità (reale o percepita dagli stranieri) incida sulla scelta di viaggiare nel nostro Paese. L'indagine raccoglie dati del Dipartimento del Turismo che provengono da quattordici nazioni (Argentina, Austria, Belgio, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Olanda, Polonia, Russia, Spagna e Stati Uniti). Elabora oltre 17 mila interviste a viaggiatori, 155 a tour operator, analizza le raccomandazioni dei governi ai connazionali che vanno all'estero e 14 mila articoli dei giornali stranieri sull'Italia. Il nostro Paese, è bene dirlo subito, non ne esce come nazione a rischio: la sicurezza è un problema sentito (lo vedremo, proprio dai giapponesi), ma non siamo ancora alla frontiera della zero foleranco del newyorkese Rudolph Giuliani. E' altrettanto vero che anche in Italia il turista viene derubato, truffato, umiliato, e questi atteggiamenti, che a volte avvengono sotto gli occhi di tutti (abbiamo visto personalmente, in un bar di Padova, due giapponesi pagare 30 mila lire per due bibite al banco) vanno stroncati. Gli stranieri, tra i turisti in Italia, rappresentano il 40%. Nel Duemila arriveranno le masse del Giubileo, non è il caso che ripartano con la sensazione di aver visitato una Repubblica delle Banane. Il libro bianco del Touring distingue tra criminalità leale e pre¬ sunta, non meno importante. Dai tour operator stranieri giungono le critiche più dure: scarse, per i giapponesi, lo offerte di svago e intrattenimento, deficitaria la gestione del patrimonio naturalistico. Quasi per tutti (tranne belgi, brasiliani, canadesi e americani) sono insufficienti le condizioni di sicurezza, specialmente per giapponesi e i tedeschi. C'è da preoccuparsi, visto il ruolo di opinion maker svolto dai professionisti del turismo. E un episodio comi! quello di Napoli accentua questi timori. Dice Armando Peres, direttore generale del Touring club: «Chi si occupa di promozione del turismo in Malia deve tenerne conto, e chiedere un rafforzamento delle misure di protezione. La stagione turistica si apre già male in alcune regioni del Sud, appena sfiorate dalla guerra ma già disertate dai turisti stranieri, che disdicono le prenotazioni. Se non si fa qualcosa, il turismo italiano, un settore forte della nostra economia, ma esposto e sensibile a qualsiasi mu¬ tamento del clima di fiducia e serenità per andare in vacanza, quest'anno potrebbe subire contraccolpi irreversibili». Il giudizio dei turisti è più soddisfacente: bene il patrimonio culturale a artistico, il paesaggio, l'ospitalità e la gastronomia, preoccupazione per il livello dei prezzi e la sicurezza, appena sufficienti. Più soddisfatti, in genere, russi, polacchi, cinesi e argentini, persone con un tenore di vita non elevato, per cosi dire più di bocca buona. Il voto più basso è quello dei giapponesi. Più consolante la classifica sulle migliori città del mondo della rivista Condé Nast Travcl. nel '97 prima è San Francisco, seconda Sydney e terza Vail. Le città italiane sono in alto: Firenze è quarta, Roma quinta e Venezia sesta. Nelle considerazioni ufficiali di Ambasciate e Consolati l'Italia non appare Paese particolarmente a rischio, specie per Australia, Belgio, Francia, Germania, Spagna e Svizzera. Austria, Canada, Giappone, Gran Bretagna e Stati Uniti giudicano preoccupante la microcriminalità. Il ministero degli Affari Esteri giapponese (sito internet www.mofa.go.jp) redige una newsletter mensile per i connazionali in partenza. L'Ambasciata di Roma ha pubblicato una brochure che mette in guardia contro i borseggi su treni e autobus (in particolare, a Roma, la linea 64 da Termini a Piazza S. Pietro), contro scippi dal motorino, contro chi spacciandosi per poliziotto chiede il passaporto e per riaverlo pretende dei soldi. Attenti, dice, a chi si avvicina «con fare circospetto» nelle aree più affollate Sconsiglia taxi abusivi, bar e ristoranti che offrono consumazioni gratuite. L'ambasciata americana è ancora più dettagliata e spiega come agiscono i borseggiatori: in gruppo o in coppia, usano rasoi e lamette per tagliare borse e tasche, versano liquidi addosso al turista e poi si offrono di ripulirlo, in tutti i sensi. A Napoli meglio chiudere portiere e finestrini, si può essere rapinati in auto, ferini al semaforo. Sconsigliate, di notte, le autostrade del Sud, e a tutte le ore quella fra Roma e Napoli, spesso i ladri sgonfiano i pneumatici e poi assaltano il guidatori" con il pretesto di offrirgli aiuto. La mappa della criminalità in Italia olire un quadro sorprendente: per i crimini denunciati nel ''.Hi siamo al decimo posto nell'Unione europea. La Svezia e prima, segue la Danimarca. Ci precedono Gran Bretagna e Germania, ma torsi', nelle denunce, pesa anche la fiducia nelle istituzioni Rimini è la provincia dove sono stati denunciati più reati 11077 ogni io mila residenti), seguono Milano (la Lombardia è prima in termini assoluti), Roma e Genova. Per i furti sulle auto bandiera rossa in provincia di Milano, Roma, Torino, Genova e Rimini. Rischia quasi nullo a Isernia, Ernia, l'utenza. La capitale degli scippi è Napoli, maglia nera dei borseggi Rimini.

Persone citate: Armando Peres, Rudolph Giuliani