Partono 2000 italiani

Partono 2000 italiani Partono 2000 italiani Da domani la missione umanitaria in Albania ROMA Via libera della Nato alla missione umanitaria «Allied Harbor» che porterà a schierare a partire da domani all'incirca duemila soldati italiani in Albania. Lo ha annunciato il portavoce della Nato Jarnie Shea al termine della riunione degli ambasciatori dell'Alleanza che si è tenuta ieri pomeriggio a Bruxelles per dare il nulla osta formale al dispiegamento a Tirana del quartier generale avanzato dell'operazione in Albania. Oggi avrà ufficialmente inizio il processo di «Force generation» che, nel linguaggio Nato, indica la fase in cui i vari Paesi precisano le disponibilità di uomini e mezzi per l'operazione. Si sa già però che l'Italia sarà uno dei principali sostenitori della «Allied Harbor», come appare anche dal numero di forze che intende impiegare: un quarto circa delle forze totali che prenderanno parte all'operazione. L'Italia fornirà un reggimento di fanteria leggera composto da 800 uomini, una struttura medica di 200 uomini, una squadra di trasporto elicotteristico di circa 100 uomini, un reparto logistico e un battaglione del Genio e altri 200 carabinieri che verranno assegnati a servizi di sicurezza. Gli uomini appartengono alla Brigata Taurinense. Sono tutti alpini, in parte soldati professionisti, in parte soldati di leva, ma in ogni caso tutti volontari, una condizione posta come essenziale nei giorni scorsi da più parti nel mondo politico, insieme con la richiesta che i fini della missione fossero unicamente umanitari. Escluso dunque, per il momento, un utilizzo nelle operazioni di guerra. I militari italiani si occuperanno di stoccaggio e tutela del materiale in arrivo, scorta ai convogli e in generale di sicurezza, assistenza umanitaria e collaborazione con le organizzazioni internazionali non governative presenti in Albania,.... WtfUmM • ijlTU li | "VI' Saranno dislocati innanzitutto nel Nord dell'Albania, dove più critica è la situazione dei rifugiati e maggiore il bisogno di uomini, ma anche nei porti di Valona e Durazzo e Tirana. Il generale Frisoni della Brigata Taurinense si trova già da una settimana in Albania insieme con 180 uomini per ispezionare i campi dove verrà rischierato il contingente italiano. A loro da domani si aggiungerà un primo gruppo di 400 nuovi soldati del quartier generale di «Allied Harbor» dovrebbe essere completato entro il 20 aprile. Ai soldati italiani dovrebbero affiancarsi quasi certamente i francesi, gli spagnoli e i belgi a cui dovrebbero aggiungersi gli uomini inviati da almeno altri due paesi della Nato. Secondo quanto affermano fonti della Nato, interessati a prendere parte all'operazione si sarebbero mostrati in queste ore numerosi paesi dell'Alleanza, fra i quali Romania, Austria, Finlandia e i tre baltici: Lettonia, Estonia, Lituania. Nonostante il forte impiego di uomini, non sarà l'Italia a guidare l'operazione, come si pensava in un primo momento, ma il generale britannico John Reith, in quanto responsabile già da tempo del comando delle forze mobili di intervento rapido della Nato, di norma con base in Germania, che formerà il nucleo del quartier generale. Numerosi alti ufficiali italiani saranno presenti però nella struttura di comando della missione umanitaria «Allied Harbor».

Persone citate: Frisoni, John Reith