Generali scala lina? La Consob tace di Valeria Sacchi

Generali scala lina? La Consob tace Trieste ha aperti anche altri due dossier: uno Commerzbank-Comit, l'altro riguarda Alleanza-Fondiaria Generali scala lina? La Consob tace Gutty: «Noiparleremo soltanto con comunicati» Valeria Sacchi MILANO Sarebbero triestine le mani misteriose che da qualche tempo sono interessate ai titoli dell'Ina. Scive infatti Lo Repubblica che le Assicurazioni Generali avrebbero affidato a Warburg lo studio del dossier Ina per valutare se sia possibile, e se faccia senso, lanciare al gruppo presieduto da Sergio Si clienti un'offerta amichevole di scambio. Scopo dell'operazione: rendere più forte e quindi meno facilmente scalabile le stesse Generali, sulle quali incombe l'ombra di Claude Bébéare della sua Axa. L'Ina insomma, potrebbe essere un'alternativa ad altri due progetti: quello di un polo Generali-Comit-Commerzbank che ha difficoltà a concretizzarsi, e quello che dovrebbe coinvolgere la controllata Alleanza e la risanata Fondiaria. Dei tre, il dossier Ina è certamente il più stuz¬ zicante, anche se potrebbe rivelarsi il più difficile da realizzare. Insieme Generali e Ina darebbero vita a un gruppo assicurativo molto forte, che potrebbe però incorrere nelle censure dell'antitrust, dal momento che in alcune regioni meridionali arriverebbero a controllare il 60-70% del mercato. D'altra parte un rnerger con Ina consentirebbe alle Generali di risolvere, oltre alla crescita dimensionale, un altro problema, quello di diluire le quote dei suoi due grandi, e incerto senso ingombranti, azionisti: Mediobanca e Lazard, attraverso una maggiore articolazione del capitale. Il progetto, insomma, risponde a logiche precise, ma forse non sarà semplice da portare avanti. Anche perchè nell'azionariato Ina esistono già oggi dei potenziali «cavalieri bianchi». Come, ad esempio, il gnippo bancario-assicurativo Credit Suisse-Winterthur che ha dichiarato di voler salire fino al 2% del capitale. E del resto è ancora tutto da verificare se questo dossier esiste effettivamente. A sostegno della sua esistenza c'è il fatto che, dopo giorni di imbarazzalo silenzio, venerdì la Popolare Vicentina di Gianni Zonin lui ammesso di aver acquistato titoli Ina per una percentuale «sicuramente inferiore al 2%», definendo l'operazione un «trading amichevole». Ma il dubbio rimane che a spingere il veneto Zonin (che con Ina è alleato in Bui) a rastrellare un pacchetto di Ina sia stata la certezza che qualcosa era nell'aria. Ieri, intanto, l'amministratore delegato delle Generali Gianfranco Gutty, cui viene attribuito lo studio dell'ipotesi di matrimonio con Ina, alla domanda sulle indiscrezioni di stampa si è difeso osseivando: «Nn posso parlare. Parleremo solo per comunicati Consob». La Consob da parte sua forse troppo impegnata nei preparativi della Relazione per l'anno 1998 che il presidente Spaventa illustrerà domani a Milano, non ha finora chiesto a Generali chiarimenti.

Persone citate: Claude Bébéare, Gianfranco Gutty, Gianni Zonin, Gutty, Warburg, Zonin

Luoghi citati: Milano, Trieste