Vacanza di morte a Napoli di Fulvio Milone

Vacanza di morte a Napoli Aggredito vicino alla stazione: aveva 77 anni. L'ira degli albergatori: immagine distrutta Vacanza di morte a Napoli Turista giapponese rapinato e ucciso a botte Fulvio Milone NAPOLI L'hanno trovalo disteso sul selciato, agonizzante, abbandonato come un mucchio di stracci a pochi metri dalla stazione del metrò di via Gianturco, periferia di Napob. Con la mano destra stringeva ti manico di una valigia, la stessa che i rapinatori gli hanno portato via e per la quale non hanno esitato a massacrarlo di botte. E a ucciderlo. E' morto cosi, nel primo giorno della sua breve vacanza napoletana, un turista giapponese, Kensuke Kowolari, nato 77 anni fa a Tokio. E' stato ammazzato come un cane per una valigia in una città che non riesce ad affrancarsi dalla violenza, e dove solo venerdì il ministro dell'Interno, Rosa Russo Jervolino, aveva partecipato a un convegno sulla criminalità. C'è incredulità e preoccupazione, un albergatore osserva che l'immagine di Napoli «esce distrutta» da questo episodio. C'è la richiesta di arginare il fenomeno della criminalità. «La mone di un uomo fa passare in secondo piano i nostri problemi - sottolinea il presidente degli albergatori, Mario Pagliari - ma il pericolo esiste: i giapponesi, cosi faticosamente conquistati, potrebbero abbandonarci dopo questo evento». Orrore ma anche speranza che «un folle gesto di violenza non causi un'ingiusta criminalizzazione dell'intera città»: è il commento del cardinale Giordano. La polizia ha ricostruito le ultime ore di vita del giapponese e segue una traccia che potrebbe portare agli assassini. Un testimone avrebbe infatti notato alcuni uomini, forse nordafricani, seguire le mosse del turista che poco dopo è stato trovato in fin di vita. Ma si tratta davvero di rapinatori? Gli inquirenti propendono verso questa ipotesi anche se non escludono scenari di¬ versi. Ad alimentare qualche dubbio c'è un particolare: nelle tasche del turista sono state trovate alcune banconote che i banditi hanno inspiegabilmente ignorato, puntando solo su quella valigia. Kensuke Kowotari è stato aggredito venerdì notte, poco dopo il suo arrivo. Sbarcato in mattinata all'aeroporto milanese di Malpensa con un volo proveniente da Tokio, ha raggiunto in serata lo scalo napoletano di Capodichino. Ma non si è mai presentato nell'albergo dove aveva prenotato una stanza dal 9 al 12 aprile. Si sa che si è servito della metropolitana per andare in centro. Ma è salito sul treno sbagliato, quello diretto dalla parte opposta: un errore che gli è stato fatale. Secondo la polizia Kowotari si è reso conto di essersi smarrito solo quando il convoglio è arrivato al capolinea. Soltanto allora ha chiesto informazioni a chi, con ogni probabilità, si è poi trasformato nel suo assassino. L'aggressione è avvenuta poco prima delle undici di sera. L'uomo è stato raggiunto dai rapinatori in via Gianturco, a poche centinaia di metri dalla stazione della metrpolitana. Sicuramente ha tentato di reagire ai banditi che gli hanno strappato la valigia dalle mani e hanno cominciato a picchiarlo: una gragnuola di pugni e calci. Kensuke Kowotari è caduto. Qualcuno lo ha visto a terra, sul marciapiedi, e ha avvertito la pohzia. Pochi minuti dopo sono arrivate le volanti e un'ambulanza. L'uo¬ mo è stato portato in ospedale, ma i medici non hanno potuto far niente per salvargli la vita. «Aveva il volto sfigurato dalle percosse - hanno detto - le ossa del cranio erano sfondate, come se avesse battuto più volte con il capo contro un muro». Le tasche dèlia giacca erano piene di depliant sulle bellezze di Napoli, piantine della città e appunti per escursioni a Capri e a Ischia. Chissà da quanto tempo aveva programmato una vacanza che lo ha portato alla morte.

Persone citate: Kensuke Kowolari, Kensuke Kowotari, Mario Pagliari, Rosa Russo Jervolino

Luoghi citati: Capri, Ischia, Napoli, Tokio