Dodicimila cause contro i medici
Dodicimila cause contro i medici Malusatimi Dodicimila cause contro i medici ROMA Sono 12 mila, in Italia, i medici coinvolti in cause da indennizzo per errori nell'esercizio della professione. Lo rivela il presidente della Federazione nazionale degli ordini, Aldo Pagni. Una realtà che mette in primo piano, tra l'altro, una questione economica di non poca rilevanza. «Stime proiettivo delle assicurazioni - sostiene Pagni - bulicano in 5 mila miliardi il costo che in futuro il Servizio Sanitario Nazionale dovrà sostenere in cause da indennizzo per "malpractice". La soluzione non può che essere l'assicurazione obbligatoria per tutti i medici, per ridurre i premi, la riassicurazione per le professioni più a rischio e la creazione ili un fondo di solidarietà sociale per danni imprevedibili depenalizzati». Il presidente della Fnom ricorda che esistono provvedimenti del genere in altri Paesi europei. E conclude: «In un Paese che, al contrario degli altri Paesi europei, non ha regolarizzato con una legge i conlini della attività terapeutica del medico, i magistrati "navigano a vista"». Sulla stessa lunghezza d'onda è il segretario nazionale della Cimo (medici ospedalieri), Carlo Sizia. «Da tempo - osserva Sizia - denunciamo questi problemi Le amministrazioni del Sei-vizio Saiutano Nazionale coprono cifre irrisorie. Ma c'è dell'altro. Può capitare che la Coiti' dei Conti contesti ì danni pagati e, in questo caso, l'amministrazione interessata si rivale sui medici. E' successo all'ospedale Sant'Anna di Torino: due medici si sono visti riaprire un caso accaduto dieci anni prima e si sono sentiti richiedere il pagamento dei danni sliorsati, allora, dall'enti' ospedaliero». Un'adeguata copertura assicurativa, dunque. Ui chiedono soprattutto i medici ospedalieri. «E di questo - spiega Sizia - si deve far carico il rinnovo contrattuali;». Soltanto un problema di denaro? Mario Falconi, segretario generale dei medici di famiglia (Fimmg), aggiunge qualche variante: «Di certo condivido gran parte delle cose dette dal presidente della Fnom. Ma preferirei guardare il problema in tutta la sua complessità. E non si tratta soltanto di soldi». Falconi ritiene che la sanità italiana stia vivendo un delicato momento di passaggio: il cittadino, osserva, è meno passivo, più consapevole di quello che si aspetta dal medico. Nello stesso tempo, il medico ha bisogno di agire in un sistema governato meglio «1 Paesi citati da l'agni • conclude Falconi - hanno un'organizzazione che prevedo la certificazione continua del livello formativo dei medici, a garanzia dei cittadini. La risposta a tutte queste denunce, dunque, non può essere soltanto un'assicurazione sempre più forte, ma anche un cambiamento della cultura di formazione del medico. Quello che manca tra medico e paziente, infatti, é spesso un dialogo chiarificatore». Ir. r.l
Persone citate: Aldo Pagni, Carlo Sizia, Falconi, Mario Falconi, Pagni, Sizia
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