La commedia degli Apache di Lietta Tornabuoni

La commedia degli Apache TACCUINO DELLA DISINFORMAZIONE La commedia degli Apache Lietta Tornabuoni ON la voluttà dei non¬ specialisti quando parla- c V^_> nodi armamenti, telegiornali e giornali avevano dedicato interi minuti e intero pagine all'elicottero militare americano Apache, lodandone l'efficienza distruttiva, esaltandone le caratteristiche letali (volo rasoterra o quasi, potenza di fuoco, capacità di colpirli i carri armati in movimento, eccetera), garantendone la funzione risolutiva. E adesso viene fuori che questi Apache non saranno disponibili che tra un mese almeno: quando, speriamo, la guerra sarà finita da un pezzo. La disinformazione è anche interna, ma soprattutto è reciproca, parallela: le televisioni dei Paesi della Nato mostrano soltanto i profughi, ignorando gli effetti e le vittime civili dei bombardamenti; la televisione sorbii vedi! soltanto i bombardamenti coi loro morti, feriti e disastri, ignorando i profughi con la loro tragedia, Procede in compenso la demonizzazione dell'avversario, antica ed essenziale pratica bellica. «Hitlerosevic» è un titolo di copertina, ma non basta dare (Dio sa quanto impropriamente) a Milosevic il nome di Hitler, come del resto erano già stati Hitlerizzati Saddam Hussein, Gheddafi, un po' meno Castro, insomma tutti gli autocrati che non obbediscono agli Stati Uniti. Però Hitler, il Male assoluto, è lontano nel temilo: per Tony Blair Milosevic è il diavolo, per Clinton i: un demonio e perdipiù un baro, per Jean Daniel è fanatico e perverso, per il «Wall Street Journal» è una canaglia e adesso serpeggia pure un'altra idea: sarà mica uno squilibrato, avrà alterazioni della personalità come il padre che si sparò in testa, come la madre che si impiccò, come lo zio ex generale che pure si uccise? Sara pazzo, oltre che malvagio? Suo fratello Borislav, ambasciatore a Mosca, s'affanna a negare («lo demonizzano perché hanno bisogno d'un capro espiatorio»), Ma sarebbe troppo poco dire una verità, che Milosevic è l'ultimo governante comunista e nazionalista d'Europa e che anche questa è una ragione per cui si vuole eliminarlo: la logica bollica offusca In razionalità, ha bisogno d'attribuire al nemico ogni atrocità, persino più atrocità di quante ne vengano commesse in guerra. Infatti, come succede in tutte le guerre dopo le prime settimane, quando l'interesse comincia a languire, si moltiplicano le cronache dei delitti più efferati, compiuti ai danni dei più deboli; donni: e ragazze violentate li racconti indugiano in modo so spetto sui dettagli, come vengono scelte le vittime, come ven gono prese e usate, come vengono eliminate oppure rispedite via schiacciale dal dolore o dalla vergogna); bambini rapiti por essere venduti sul increato delle adozioni, della prostituzione o del commercio degli organi da trapianto; armi chimiche, gas nervino e altro, pronte all'impiego in oscuri nascondigli. E' possibile, probabile, che, comi! in tutti i conflitti annali, sopraffazioni e crimini del genere ven gano compiuti: ma fa impressione vederli generalizzati, raccontali tanto minuziosamente, indirizzali a evocare le paure più profonde, antiche, terrificanti; fa impressione che tornino sempre uguali in ogni resoconto o in ogni campagna propagandistica di ogni guerra. Pare quasi un sollievo, al confronto, il pre-annuncio immancabile: per aiutare il Kosovo arriveranno nuove tasse.

Persone citate: Clinton, Gheddafi, Hitler, Jean Daniel, Milosevic, Saddam Hussein, Tony Blair

Luoghi citati: Europa, Kosovo, Mosca, Stati Uniti