Mezza Italia in lotta con i chili di troppo di Antonella Torra

Mezza Italia in lotta con i chili di troppo Secondo un sondalo una persona su due è a dieta Mezza Italia in lotta con i chili di troppo Antonella Torra róma"" L'estate è in vista, il tempo di spiaggia e bikini si avvicina e allora tutti a dieta. Una donna italiana su due tra i 18 e i 50 anni afferma di fare una dieta dimagrante almeno una volta l'anno. Ed il momento è proprio questo. Lo denuncia il professor Michele Carruba, presidente dell'Ansisa, Associazione italiana specialisti in scienza dell'alimentazione, secondo cui «la quasi totalità delle iniziative per dimagrire sono errale e portano solo all'obesità attraverso quella che viene definita la "sindrome dello yo-yo", cioè i tentativi sbagliati e continui di dimagramento che hanno portato alla riduzione della massa magra e al ritorno al peso originario con l'acquisto di più massa grassa». E di tutte le donne che cercano di dimagrire, denuncia ancora Carruba «la quasi totalità riprende peso e soprattutto fa ritornare il grasso dove non dovrebbe esistere: invece che sulle cosce e i fianchi, sull'addome, dove è pericoloso e crea patologia». «Per assurdo, è quasi più pericolosa una dieta sbagliata dell'essere grassi» aggiunge il professor Giorgio Calabrese, dietologo. Che spiega: «Sono cinque le regole, molto semplici, per perdere peso, ma soprattutto sentirsi in forma. Ricordiamo una cosa: non è importante essere magri, ma stare bene». no alla dieta "fai da te". «Sono pericolosissime - dice Calabrese perchè non si basano su criteri scientifici, ma sull'istinto». Un esempio: una persona grassa smette di mangiare la pasta perchè ritene questo alimento «colpevole» dei chili di troppo, e si ciba soltanto di yogurth e insalata. «Certo questo individuo dimagrirà, ma in modo sbagliato. Per prima cosa perderà i liquidi, poi le proteiBe che annientano la massa muscalat» e infine i grassi - spiega il dietologo -. Il risultato? Riacquisterà in breve tempo il doppio dei chili persi». 11 segreto della buona dieta sta nel capire il proprio metabolismo e accoppiare i cibi di conseguenza. Il regime alimenta- re è diverso per ogni individuo. «Se mia signora segue una dieta, non può estenderla, ad esempio, a tutta la famiglia. Il marito e i figli hanno un metabolismo diverso dal suo», conclude Calabrese. il (fetologo. Per perdere peso e stare bene bisogna rivolgersi ad un medico specializzato. Il dietologo sottoporrà il paziente ad una serie di accurati esami, per controllare i grassi, la funzionalità del fegato, accertare l'eventuale presenza del diabete, la funzionalità dei reni, del pancreas e della tiroide. «Quando sarà in possesso dei risultati di questi accertamenti, il medico potrà fare una diagnosi completa e scegliere la dieta giusta». le pillole. L'unica pillola dimagrante «onesta» è lo «Xenital», il nuovo ritrovato arrivato in Italia da una settimana. «Tutto il resto, sono porcherie» sostiene Calabrese. Che avverte: «Anche allo "Xenital" bisogna fare attenzione, agisce sui grassi limitandone l'assorbimento fino al 30 per cento. Può provocare dissenteria, bisogna seguire attentamente le prescrizioni del medico. Io rimango comunque contrario all'uso di pastiglie» spiega il dietologo. Il moti¬ vo? Spiega il professore: «Contengono anfetamine, estratto tiroideo e diuretici, sostanze che tolgono l'appetito, abbassano il fabbisogno di zuccheri ed eliminano i liquidi, con il risultato di provocare disturbi, anche molto gravi». imparare a mangiare. E' l'unico segreto per riuscire a dimagrire. «Bisogna capire il rapporto tra calorie prodotte e quantità dei cibi. Seguendo questo criterio, si impara a mangiare di tutto. La dieta giusta deve essere equilibrata e comprendere: verdura, frutta, pasta, riso, legumi, patate, carni (rosse e bianche), pesce, uova, formaggi, latte, pane». E allora ci si potrà permettere anche mezzo bicchiere di vino rosso ai pasti e magari una tavoletta di cioccolato. L'ATTIVITÀ' FISICA «Il movimento deve accompagnarci per tutta la vita», sostiene Calabrese. L'ideale è fare un'ora di attività fisica tre volte la settimana. «Essere più magri significa essere più sani. Ed una alimentazione equilibrata, fa vivere meglio. Studi recenti hanno dimostrato che una dieta corretta fa diminuire del 30 percento il rischio di infarto, e del 20-30 per cento quello di tumore».

Persone citate: Calabrese, Carruba, Giorgio Calabrese, Michele Carruba

Luoghi citati: Italia