«Non ho sfrattato il Manzoni» di 1. Ani.
«Non ho sfrattato il Manzoni» «Ma è giusto che gli studenti incontrino anche gli autori viventi» «Non ho sfrattato il Manzoni» Giuliana Berlinguer nella scuola di Fossano FOSSANO Giuliana Berlinguer è tornata ieri nella città che per prima ha «osato» mettere nello scaffale i «Promessi sposi» per adottare come libro di testo uno dei suoi romanzi: «Il mago dell'Occidente». La scrittrice è felice della scelta dell'Istituto «Thesauro», ma guai a parlare di «alternativa» a Manzoni. «Io amo i "Promessi sposi" - ha detto la scrittrice agli studenti - nonostante me li abbiano fatto studiare a scuola, e credo che gli studenti debbano continuare a leggere questo libro. La scuola deve però anche dare spazio alla lettura di autori viventi, per offrire agli studenti la possibilità di uno scambio diretto con il narratore». L'autrice del «Mago dell'occidente» ha potuto conoscere l'attività svolta sul suo libro. Un lavoro che al «Thesauro» ha rivoluzionato il modo di fare scuola: via classi e orari, si sono formati gruppi di approfondimento: chi ha scelto l'aspetto storico (il romanzo è ambientato nella Cina del '500, e racconta l'avventura di Matteo Ricci, gesuita attento e curioso delle «culture altre»), chi l'aspetto religioso, chi quello geografico o filosofico. «Quanto avete fatto è straordinario» ha detto la Berlinguer ai ragazzi del Thesauro. Molte le domande sul romanzo e alcune anche private: «Quando scrive, come organizza la sua giornata, l'ha avvantaggiata portare il nome del ministro Berlinguer?». La scrittrice ha risposto con ironia: «Quando ho sposato mio marito il suo cognome era come tanti altri; poi è diventato un cognome famoso. Così molti hanno cominciato a chiedere se sono la zia di, la sorella di, la moglie di. Adesso che Luigi è ministro della Pubblica Istruzione sono diventata anche "la cugina di...". Ma non ne ho avuto alcun vantaggio». [1. ani.]
Persone citate: Berlinguer, Giuliana Berlinguer, Manzoni, Matteo Ricci
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