Candidature europee, Prodi verso il no

Candidature europee, Prodi verso il no Il neo presidente della Commissione annuncia ai suoi: la decisione entro tempi rapidi Candidature europee, Prodi verso il no // Professore, che ieri sera ha visto Aznar, ne parlerà lunedì anche con Schroeder e Blair Fabio Martini ROMA Di prima mattina, sul tavolo di Romano Prodi, il Financial Times è già aperto a pagina due. Quell'articolo, quella titolazione, quel tono il Professore non se li aspettava. «Messe in discussione le ambizioni di Prodi», titolava ieri l'autorevole quotidiano britannico. E nell'occhiello, a caratteri più piccoli: «Parlamento Europeo: "L'ex primo ministro italiano deve rinunciare agli impegni politici"». Certo, un articolo breve. Ma in posizione nobile, segno dell'importanza attribuita al caso: di Prodi si parla a pagina due, a fianco agli articoli dedicati alla guerra. 11 Professore legge e scuote la testa, anche perché Prodi sa bene che il Financial Times è stato tra i sostenitori della sua candidatura alla guida della Commissione europea. E cosi, venerdì 9 aprile alla fin fine potrebbe rivelarsi la giornata della svolta nel tormentone-candidatura: anche se non ha ancora deciso, Romano Prodi da ieri è diventato meno possibilista sulla opportunità di scendere in campo alle prossime elezioni. Ai suoi, riuniti in largo Di Brazzà, ha confidato: «A questo punto prenderò la decisione in tempi rapidi: dopo il vertice di Bruxelles con i capi di governo, potrò decidere». In altre parole Prodi scioglierà la riserva il 15 aprile, a due mesi alle elezioni europee. E la decisione, probabilmente, sarà quella di rinunciare. L'implicito messaggio di stop contenuto nell'articolo di un giornale autorevole (ed "amico") come il Financial Times e l'accoglienza ostile del gruppo eurosocialista nell'incontro di due giorni fa, sono le novità che nelle ultime 48 ore hanno fatto pendere la bilancia sul no. Certo, Prodi resta convinto dell'opportunità politica della candidatura e proprio per questo motivo il Professore parlerà della questione nei vis-à-vis con Schroeder e Blair previsti per lunedì e ieri sera a cena ne ha chiacchierato con il premier spagnolo Aznar. E' difficile immaginare che in questi incontri Prodi - che ha altre questioni da dipanare - si metta a perorare la propria causa, nel tentativo di incassare il sostegno da parte di personaggi così diversi come Schreoder, Aznar e Blair. Spiega Willer Bordon, che nella sede dei Democratici è stato a fianco di Prodi per tutta la mattinata di ieri: «Il criterio che detterà la scelta è uno solo: l'effetto che la candidatura - o la non candidatura - potrà avere sull'incarico assunto da Romano Prodi». In altre parole: il Professore si tirerà indietro se nelle prossime ore avrà la conferma che la sua partecipazione alle elezioni è destinata ad accrescere imbarazzi ed ostilità in giro per l'Europa, TttanP'lif"Mt>imfar<««Pur""" con la possibilità che alla fin fine ne esca compromessa la sua stessa immagine. Ma orgoglioso e tenace come è, in questi giorni Prodi cercherà di affermare la bontà del principio per il quale si ò battuto. Spiega l'europarlamentare ppi Pierluigi Castagnetti, reggiano come Prodi e che con il Professore è stato a ' „ „ l'anni i ii i, cena mercoledì sera a Bruxelles: «Io sono convinto che Romano, una volta che sarà riuscito ad affermare la giustezza del principio dell'investitura popolare della Commissione, a quel punto sarà lui a dire: visto che avevo ragioni; io? E a quel punto potrà dire: affermato il principio, sono io a rinunciare...». Ma con un personaggio come Prodi, fino all'ultimo tutto è possibile, se non altro perché in lui resta forte l'aspirazione a colpire i personaggi che considera i registi della sua defenestrazione: D'Alema e Marini. In altre parole se resteranno ancora degli spiragli, Prodi ci si infilerà e lui stesso, passeggiando ieri mattina per i vicoletti del centro di Roma, non nascondeva il suo disappunto per l'azione svolta dai diessini a Bruxelles: «Gli italiani in questi giorni hanno provocato imbarazzo...». Una sorpresa dell'ultima ora è semine possibile? «Sia chiaro - sostiene Bordon - sulla candidatura non è stata presa alcuna decisione, il no e il il si hanno eguali possibilità». Fumogeni? Una cosa è certa: ieri Prodi appariva di ottimo umore. Alla une dell'incontro tra i referendari, scherzando, ha sussurrato a Veltroni: «Mi raccomando, comportati bene. Hai una responsabilità sociale, anche se forse non te ne rendi conto!». Prodi's 'MUS ambitions T'tc ninno! ttWUMM P„«|, a» imi premici nuro|ie*n Prendo» i 'li'IICUlKft f"llo»i,,(; Milli t>i*i;r>l m■)•:,'■',,''i-f"'«-''««ico ...i far "t ,:"""'"." I.I.I.,,, VrialVr. .WKmL- <««- Sucmlisi» Purlliiinoor, """"'Pini;, mìu Ir.ni.iiio,, „, >«:n lumi,., le (mure l'oillail.v ,,,i, '■"> lille •i»K «Mimai ,„„„,,' <*|ire»« i»ilv« „r ,jJJ troupi „| ,,,,, IKMI lo f|„ ;"i>-;.<m WrtwBW,,,,- , . 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