E dietro al bancone, Brilli, Fenili, Pivetti di Simonetta Robiony
E dietro al bancone, Brilli, Fenili, Pivetti Da lunedì su Raiuno, «Commesse»: donne belle e bugiarde, romantiche e competitive E dietro al bancone, Brilli, Fenili, Pivetti 77 tocco moderno è Franco Castellano in versione gay Simonetta Robiony roma" Come se avesse sentito il vento che soffiava nel cinema oltre Atlantico, in America, anche la Rai s'è buttata sul filone di lacrime e sorrisi: piccole storie di gente comune con le quali catturare l'attenzione di quell'altra fetta di gente comune stufa delle sue piccole storie. E così, mentre Hollywood invade i nostri schermi con i singhiozzi di Susan Sarandon e Julia Roberts, o, in alternativa, di Robin Wright Penn e Kevin Costner, Raiuno si lancia con «Commesse», sei puntate tutti i lunedì, pur raccontare storie di donne, giovani o giovanissime, spesso, ma non sempre, belle, nient'affatto ricche o elitarie, poco alternative, a volte bugiarde, competitive, scontente. A interpretarle tre attrici ormai di nome: Sabrina Ferini, Nancy Brilli e Veronica Pivetti, più tre meno famose: Caterina Vertova, Anna Valle, Elodie Treccani, nonché una manciata di uomini a far da contorno: Ray Lovelock nel ruolo di un amante imbecille, Massimo Ciavarro in quello di un architetto alla moda, Rodolfo Bigotti nella parte di un marito, buon padre di famiglia. Più un commesso omosessuale, un tocco alla moda, interpretato da Franco Castellano che ha il merito di fare il gay senza atteggiarsi a «checca». A dirigore il gruppo Giorgio Capitani, regista di cinema passato alla televisione dove, ammette, ha avuto le maggiori soddisfazioni della sua lunga carriera. E basta un titolo, «Il maresciallo Rocca», per capire che non lo dice per piaggeria. A produrre la serie Edwige Fenech, ormai passata definitivamente dietro la macchina da presa, ben lieta di non dover più recitare la maestra o la vigilessa accanto a Lino Banfi. Firmano la storia Laura Toscano e Franco Maratta, una coppia sempre molto attenta a ricostruire il quotidiano, evitando di cadere nel melodramma o di scivolare nella risata insensata. E dopo «Commesse» potrebbe arrivare una nuova serie ambientata negli asili nido, una nella scuola, una terza tra i tassisti. «Perché la linea ò questa», spiega Stefano Minialo, l'uomo che dirige la struttura fiction, «meno eroi in divisa, medici, preti o avvocati che siano, e più fatti di persone qualsiasi. L'obiettivo è conquistare il pubblico popolare, preparandosi allo spezzettamento futuro, su più tv, dell'universo del calcio che tanto ascolto fa. E siccome ò più facile parlare al cuore che alla testa, abbiamo scelto il modello del grande cinema americano che non ha mai rinunciato a usare il linguaggio universale dei sentimenti». I nu¬ meri, del resto, danno ragione a Munafò. Grazie alle serie tv, tra i 20 titoli più visti della stagione, 18 sono Rai e 2 Mediaset. Non solo, ma tra i 20 primi titoli di fiction in generale 2 soli sono i film stranieri e il resto è produzione italiana per la tv. L'idea di scontrarsi lunedi con «Independence day» di Canale 5 non spaventa, quindi, Raiuno. Nancy Brilli, cappellino rasta e casacca di seta a fiori, e Sabrina Ferilli, tailleur ghiaccio mollo signora per bene, all'ennesima domanda e per l'ennesimna volta, ribadiscono di non aver mai litigato sul set, nonostante la rivalità tra primi? donne sia ormai proverbiale. Entrambe, e indipendentemente, fanno i complimenti al presidente della Rai Zaccaria, sceso insieme al direttore generale Celli, a render loro omaggio. Brilli perché racconta che Zaccaria è stato il solo, dopo il fallimento di «Crociere» di Boncompagni, a farle una telefonata, e dalla Rai questo è stato lutto. Sabrina Ferilli perché gli si rivolge con un: «Ma lo sai che lei è un bell'uomo?» che lo lascia senza parole. Progetti, e tanti, per tutte e due. Sabrina Ferilli, in coppia con Victoria Abril, farà per il cinema «Valigia blii», mentre «Rugantino» nel 2000 sarà a teatro a Broadway. Nancy Brilli farà per la tv «Meglio tardi che mai» col marito Luca Manfredi e suo padre Nino, mentre dall'America, per il teatro, s'è portata dietro «Blue room», successo-scandalo di Nicole Kidman. asi Ciava in qullo di un architetto alla moda, Rodolfo Bigotti nella parte di un marito, buon padre di famiglia. Più un con manti, fidanzati, amanti, e problemi di lavoro Sotto, da sinistra. Sabrina Fertili, Nancy Brilli e Veronica Pivetti Le tre attrici sono protagoniste della fiction «Commesse» in sci puntate: giovani donne alle prese con manti, fidanzati, amanti, e problemi di lavoro
Luoghi citati: America
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