Telecom, Bernabè supero il quorum di Roberto Ippolito

Telecom, Bernabè supero il quorum Domani l'assemblea a Torino. Il Financial Times attacca Colaninno. Ivrea replica: «Nessun ricatto» Telecom, Bernabè supero il quorum Già sfiorato il 40%. Italtel toma alla Siemens Roberto Ippolito ROMA Conquistato il quorum. Ormai non ci sarebbero dubbi. Sarebbe infatti superato di slancio il livello di presenze del 33,33% necessario per lo svolgimento dell'assemblea degli azionisti della Telecom Italia domani in seconda convocazione al Lingotto: per effetto del deposito dei titoli, i partecipanti già sicuri rappresenterebbero il 39-40% del capitale. L'assemblea quindi può aver luogo e l'amministratore delegato Franco Bernabò può giocare la sua scommessa: ottenere il consenso del 30% del capitale per l'approvazione delle delibere proposte. Si tratta delle contromosse concepite per sbarrare la strada all'Olivetti di Roberto Colaninno che ha promosso un'offerta pubblica di acquisto per far sua la Telecom: conversione in ordinarie delle azioni di risparmio {senza diritto di voto, ma favorite per il dividendo) e acquisto di azioni proprie. Colaninno ha già fatto sapere che l'opa può essere ritirata in caso di via libera alle contromosse di Bernabò che ha anche previsto un'offerta pubblica di acquisto del 40% della Tim (controllata al 60%) sottoposta all'okay di una successiva assemblea. Se il quorum è stato effettivamente superato, si può dedurre che molti fondi saranno presenti in assemblea. E che quindi mostrino una certa attenzione nei con- fronti di Bernabò. Arriverà il sì alle delibere proposte? Ai fondi sembra interessare soprattutto l'operazione sulla Tim oggetto della seconda assemblea e da loro suggerita negli incontri con l'amministratore delegato Telecom. All'assemblea di domani sarà presente la Banca d'Italia che detiene il 2,29%. Per la Compagnia San Paolo (titolare dello 0,6%), il presidente Gianni Merlini e il segretario generale Alfonso Jozzo non hanno confermato la partecipazione che risulta invece da indiscrezioni. Come dichiaralo da tempo, non ci sarà il ministero del Tesoro che possiede il 3,4% (messo in vendita). Un'assenza contestata dal responsabile economico di An Gaetano Rasi per il quale «si intuisce la preferenza» del governo a favore dell'Olivetti. I dipendenti azionisti (riuniti nell'Adati che cooordina sette associazioni) parteciperanno all'assemblea con il 2,2%. Luigi Ferrando che guida l'Adati oltre alla Uille ha preannunciato una «adesione critica» alla linea Bernabò. La Sic Cgil, la Fistel Cisl e la Uilte hanno proclamato due ore di sciopero per il 20 aprile bocciando l'Olivetti, ma anche avanzando riserve su Bernabò e sul governo. L'Olivetti e stata poi criticata pesantemente dal quotidiano economico britannico Financial Times schieratosi a favore di Bernabò. Il giornale rimprovera a Co- laninno di aver fatto «minacce» preannunciando «dispiaceri» ai soci che non gli cederanno le azioni. Scrive il Ft: «Gli investitori non dovrebbero cedere a queste tattiche. Dovrebbero anzi considerarle l'ultimo tentativo di una società che non è riuscita a vincere le battaglie nel suo merito». Colaninno replica con altrettanto durezza, scrivendo in una lettera che parlare di minacce «può solo essere il frutto di una scarsa conoscenza dell'italiano». E obietta ad altri rilievi: per lui è «fuori luogo» lamentare la mancanza di un'offerta formale dell'Olivetti visto che ancora non sono scattati gli aumenti di capitale necessari all'operazione. L'opa della Telecom sulla Tim è definita uno «spreco di preziose risorse» e la conversione delle azioni di risparmio ò una «distruzione di valore» ovvero «una pillola avvelenata» per evitare scalate. Con una nota, la Telecom sostiene che l'aumento del capitale con diritto di voto per effetto della conversione «è un problema che riguarda» l'Olivetti, non gli azionisti Telecom: il controllo di quest'ultima resterebbe «pienamente contendibile da parte» di chi è in grado di farlo. Ieri è stata annunciato il divorzio tra la Telecom e la Siemens titolari del 50% a testa dell'Italtel. Le attività per le reti mobili e il trasporto (fibra e radiol sono destinate alla Siemens, la rete fissa alla Telecom che la venderà.

Luoghi citati: Ivrea, Roma, San Paolo, Torino