Che bello parlare al tostapane di Gabriele Beccaria

Che bello parlare al tostapane Dal «Futurshow» di Bologna le novità del millennio prossimo venturo Che bello parlare al tostapane La cucina nuova frontiera delfuturo elettronico Gabriele Beccaria inviato a BOLOGNA Se Isaac Asimov si aggirasse al Futurshow, riscriverebbe «Io, Robot» in «Io, Tostapane». Il futuro esibito alla fiera di Bologna è orfano dei suoi spettacolari androidi e colonizza invece le cucine. Chi credeva che il Duemila ci avrebbe liberato dal piatto pronto e dal microonde si sbaglia. Ecco un umile tostapane trasparente che personalizza la cottura del pane, un pretenzioso «health monitor» capace di valutare la freschezza di un alimento, un grembiule addirittura intelligente con microchip e microfono con cui dare ordini agli elettrodomestici. Niente ammiccamenti antropomorfi, patetiche antennule, voci infantili con inflessioni metalliche. E' l'astuzia del terzo millennio, il suo gioco d'inganni: si infila nel presente subdolamente e propina auto guidate dalla voce del proprietario e dalle istruzioni del satellite, videogames con livelli di realismo da film, microscopici monitor con cui collegarsi a Internet senza la schiavitù dell'ingombrante personal, tv ad altissima definizione con sistemi dolby e dvd, fotocamere digitali di nuova generazione, computer iperveloci grazie al Pentium III. Qualcosa è già nei negozi, il resto sta per arrivare. Sembra mancare la sorpresa che là rabbrividire di piacere, eppure è qui l'inganno. Ieri, ospite in teleconferenza al 4° salone del multimediale, c'era Bill Gates a spiegarlo e a fare da bussola nella kermesse: «Esistono già stili di vita Web e di lavoro Web», ha sorriso con viso da vecchio ragazzo. Internet - sostiene il suo verbo - ci sta cambiando per sempre, che ci piaccia o no: ><Nel prossimo decennio le società di successo saranno quelle che svilupperanno un "sistema nervoso digitale", modellato su quello umano». Per essere chiaro cita il suo libro, «Business alla velocità del pensiero», appena pubblicato in Italia: «L'informazione è lo strumento definitivo», dichiara. La nascente cybersocictà - in cui il tostapane dialoga con il telefono, il telefono con il pc, il pc con il satellite e ciascuno si ingorga di parole, numeri, suoni, immagini - congiungerà l'umanità in un illimitato globalcervello, dando agli individui occasioni, moli e poteri impensabili. E i primi sintomi già colpiscono a boomerang, con le tribù informatiche che si affrancano dalle seduzioni del genio-Gates e lo sfidano con software alternativi all'onnipresente Windows. Qui sì che il futuro si fa improvvisamente remoto. L'Italia resta un preoccupante caso di analfabetismo elettronico: solo 3 persone su 100 navigano nella Rete (relegandoci al 27" posto nel mondo) e solo metà delle 15 mila scuole possiede un pc. La cybersocictà spaghetti&vino chiede tempo: secondo il Censis, il primo segno si sentirà entro l'anno prossimo, quando 900 mila famiglie compreranno un personal. Poi, seguirà il boom (dicono), tipo cellulari. A Bologna, il ministro per i Beni Culturali Giovanna Melandri ha promesso ieri l'aiuto del governo: «Abbiamo creato un comitato per le politiche della comunicazione. Ne farà parte il ministro dell'Industria, a cui spettano eventuali iniziative sugli incentivi ai pc». Nell'attesa il Futurshow - aperto lino al 12 aprile - recita l'apoteosi dello stile di vita Web. Turismo, pubblicità e musica si reinventano on line, con Telecom e Infostrada a battagliare, mentre Microsoft pre- senta il browser-amico «Explorer 5», e si moltiplicano i cataloghi di editoria elettronica (tra gli altri, di De Agostini, Mondadori e Rizzoli). Riempire il guscio vuoto del tempo libero e complicarlo con stimoli all'ennesima potenza è un affare e quindi piovono imponenti dosi di cybersesso (negli Usa genera 2 mila miliardi l'anno, in crescita vertiginosa: anche questo è stile Web). A Bologna si è ancora all'era delle promozioni e con 3 mila lirette si scopre la «hot box», dove estenuarsi con l'orgia dei siti hard. A benedire la pratica la sessuologa Deb Levine, appena arrivata dall'America. Ma la benedizione di Cates resta essenziale e Futurshow ha spalancato uno spazio parallelo allo stile di lavoro Web, l'altro guscio da colmare dell'umanità interconnessa. Ci si dovrà abituare a fare la spesa e a colloquiare con la banca a colpi di mouse (lo chiamano e-commerce) e le aziende si reinventeranno con gli «agenti neurali» della Computer Associates, software in grado di apprendere e di conseguenza di [irevedere e risolvere i problemi prima che si manifestino (un futuro, que- sto, da fantascienza scatenata). Molti saranno esiliati dall'ufficio e lavoreranno a distanza. Per questo, dopo chilometri negli stand, si approda a un'ideale meta, la Casa del Futuro. Ispirandosi all'immaterialità dei chip, l'architetto giapponese Shigeru Bau l'ha immaginata in tubo di carta. Restano solo le macchine Technogym a ricordare che lì dentro, tra tostapane e grembiuli, vivranno uomini e donne di carne e ossa. Gli schermi tv si ingrandiscono (come quelli Philips) e si attrezzano con i Dvd Auto guidate dalla voce del proprietario Videogames con un grado di realismo simile a un film Cronache rshow» di Baturizza ancora ome un vestito ato). E' il nuovo progettato dai bm: pesa meno ed è dotato di posto all'altezza cevere comandi o un microfono L'«home smart monitor» proposto da Ariston regola il funzionamento di tutti gli elettrodomestici Il computer si miniaturizza ancora e si può indossare come un vestito (nella foto di lato). E' il nuovo «Wearable Pc». progettato dai laboratori della Ibm: pesa meno di 300 grammi ed è dotato di un minischermo posto all'altezza dell'occhio. Può ricevere comandi vocali attraverso un microfono I Teletubbies: con Barney, D W e Arthur sono i giocattoli «actimates», pupazzi intelligenti capaci di interagire con il computer e con i loro «gemelli» in televisione. A destra, una medita Ferrari 550 Maranello. E' dotata di cruscotto multimediale con schermo interattivo e personal computer di bordo, attraverso il quale saranno disponibili servizi via satellite di nuova generazione e collegamenti con Internet

Persone citate: Bill Gates, Cates, Deb Levine, Giovanna Melandri, Isaac Asimov, Mondadori

Luoghi citati: America, Bologna, Italia, Maranello, Usa