«Passaporto» vaticano ai Savoia di Marco Tosatti

«Passaporto» vaticano ai Savoia Un inconiro tra Marina Dona e il cardinale Angelo Sodano «Passaporto» vaticano ai Savoia limarmele Filiberto verrebbe a Roma per il Giubileo Marco Tosatti CIHA- DEI VARCANO Emanuele Filiberto di Savoia, ultimo rampollo dell'ex casa regnante, desidera tornare in Italia: e soprattutto desidera assistere alla «Giornata Mon diali; della Gioventù» che avrà luogo a Roma il l'I agosto del 2(100. L'ha affermato di persona, e Marina Doria ha avuto modo di presentare questo desiderio in alto loco: vale a dinin un'udienza che il Segretario di Stato, cardinale Angelo Sodano, ha avuto con la moglie di Vittorio Emanuele il 23 marzo scorso nei Palazzi Pontifici. Un'udienza privata, e passata piuttosto inosservata, salvo qualche breve notizia su alcuni rotocalchi. Marina Doria può circolare in Italia quanto e come vuole; ma gli eredi maschi di Casa Savoia ne sono impediti dalla norma famosa, votata .subito o i dopo il referendum, e che lentamente, molto lentamente, il Parlamento sta lavorando per abolire. Troppo lentamente, secondo i fautori di un ritorno che difficilmente potrebbe essere giudicato pericoloso per le istituzioni repubblicane. E' molto probabile, anzi (piasi sicuro, che l'udienza chiesta al cardinale Sodano abbia avuto come tema principale proprio questo; e cioè una richiesta d'aiuto per risolvere il problema dell'esilio dei Savoia. A corollario c'era anche il desiderio di Emanuele Filiberto, ventisettenne, e quindi giovane, di partecipare al Grande Evento dei giovani cattolici. E questo naturalmente crea non pochi problemi. Se si trattasse di una cerimonia in Vaticano, o anche in Piazza San Pietro (che ò extraterritoriale: il confine invisibile corre sui limiti della piazzu) non esisterebbe problema. Infatti il Trattato stipulato nel 1929 fra Stato Italiano e Santa Sede permette a chiunque sia diretto nel minuscolo stato di passare sul territorio nazionale. Emanuele Filiberto ( anche suo padre, se è per questo) avrebbe tutto il diritto di scendere a Fiumicino, salire su un taxi e arrivare al Portone di Bronzo senza essere molestato. Ma la «Giornata Mondiale» avrà luogo a Tor Vergata, per ragioni di capienza: si prevedono un paio di milioni di presenze da tutto il mondo. E Tor Vergata è Roma, Italia. Anche qui i dottor sottile della Santa Sede avrebbero trovato un escamotage. Il Principe potrebbe inserirsi nel seguito pontificio, e coperto dal manto della protezione papale seguire la cerimo- ma in tutta tranquillità. Ma probabilmente questo piano, ineccepibile da un punto di vista formale, non verrà eseguito. E non perché il Vaticano non vuole. C'è il timore, giustificato, che un «colpo di testa» del genere susciterebbe reazioni e polemiche. E l'atmosfera attualmente non sfavorevole a una soluzione del divieto per i Savoia di mettere piede in Italia ne potrebbe risentire negatimente. Già le procedure parlamentari arrancano con notevole lentezza, e non si prevede una soluzione a tempi brevi. La presenza di Emanuele Filiberto a fianco di Papa Wojtyla sul palco pontificio a Tor Vergata difficilmente darebbe maggior lena alle speranze abolizioniste. Emanucle Filiberto di Savoia

Luoghi citati: Italia, Roma, Savoia