«La pace regna nel Kosovo»

«La pace regna nel Kosovo» «La pace regna nel Kosovo» Milosevic: finite le operazioni contro l'Uck Fernando Mozzetti Inviato a BEI GRADO Tri: giorni dopo la proclamazione unilaterale di tregua, Milosevic annuncia la fine dello operazioni in Kosovo, da dove sotto l'incalzare dell'offensiva rimiro l'Uck centinaia di migliaia di persone sono fuggite, «Lo nostri! forze armate hanno concluso l'offensiva contro i terroristi e la pare regna nel Kosovo», hanno annuncialo Tv t: radio citando comunicati governili ivi. Linguaggio infelicemente sinistro, accompagnato dall'ai formazione che e cominciato il rientro dei profughi kosovari sulla base dell'accordo tra Milosevic e Rugova. Ha fonti occidentali ai confini con Albania e Macedonia si conferma che il flusso dei giorni scorsi si e fermato, ina che si tratterebbe di un ritorno forzato, con gli stessi metodi che avevano spinto la gente a fuggire. Dopo die e slata blindala la frontiera con la Macedonia, anche un altro punto di confine con l'Albania, nel villaggio di Vellico, poco lontano da Morini, secondo fonti occidentali è stalo sigillalo, con disposizioni' di mollai e batterie contraerei.'. Un consigliere di Milosevic, .Bjugdani Trifunovic, ha dichiarato che già 70 mila profughi sono rientrali: ma giovedì Pristina era vuota, nessuno vi era rientrato. L'Uck, il corpo dei guerriglieri albanesi, sarebbe stato effettivamente stroncato in tormini militari, ina con operazioni che hanno accomunato civili a guerriglieri, bruciando case. Non si hanno fonti indipendenti per verificare l'effettiva fine dei combattimenti, ma nel nostro viaggio a Pristina l'altro giorno si è potuto constatare che le forze di Belgrado, almeno in quella zona, hanno la situazione in pugno. Incerta riinane la situazione politica e diplomatica, mentre l'altra notte Belgrado ha subito ancora bombardamenti di edifici governativi in pieno centro. E stato colpito con missili aria-terra un vecchio edificio, già comando dell'armala, ora scuola di polizia militare e sede di uffici amministrativi. Il palazzo sorgeva su un vialone del centra, Numanjina Nove, di fianco alla sede del governo serbo e di fronte al ministero degli Esteri. A circa 300 metri vi è l'ambasciala d'Italia. 1 missili sono penetrati dal letto, provocando un enorme boato. Un'ala e slata distrutta, le strutture esterne hanno retto, ina l'interno è devastato Per ieri a mezzogiorno era stata convocata una conferenza slampa del ministro degli Esteri, ina all'ultimo minuto è stata cancellata, Segno di posizioni contraddittorie, forse, così conio contraddittorie appaiono le posizioni sulla sorte dei tre soldati americani catturati la settimana scorsa. Per farli rilasciare sollecitando Milosevic a un «gesto di buona volontà» è giunto ieri il presidente a interim di Cipro, Spiros Kyprianou. Alcune fonti belgradesi davano in mattinata i tre «liberi tra alcune settimane»; altre, più tardi, si mostravano meno ottimiste. Kyprianou contava di essere ricevuto ieri stesso da Milosevic, ma l'incontro avverrà solo oggi. Non pare che possa avere successo nell'ottenoro il rilascio immediato o a breve termine. Nei giorni scorsi un esponente governativo aveva minimizzalo sulla sorte dei tre catturati, dicendo che «non saranno processati e torneranno a casa quando tutto questo sarà finito». lori sera, il ministro delle Informazioni, Komneninc, ha proannunciuto che per i tre ci saranno presto «buone notizie». Altri espo- nenti dicono il contrario, pur affermando che vengono trattati secondo la convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra. Per la loro sorte starebbe tentando una mediazione anche l'israeliano Sharon. Ai raid e alla tragedia dei profughi si sta affiancando la guerra propagandistica. Il portavoce della Nato a Bruxelles attacca i media serbi, e chiede che la tv jugoslava dia modo alla Nato stessa di rivolgersi direttamente per 6 ore ai serbi per presentare le proprie posizioni. Se ciò non sarà concesso, indica possibilità di attacchi su trasmettitori e ripetitori radio e Tv. Colpito a Belgrado un edifìcio militare a trecento metri dall'ambasciata d'Italia Confusione sulla sorte dei 3 soldati Usa catturati: oggi Kyprianou dal Presidente A sinistra cittadini di Belgrado stazionano come scudi umani sul ponte Brankov contro i bombardamenti A destra militari serbi minano il confine con l'Albania Sorpresi dal fotografo fanno un gesto scherzoso di resa