Lettere Provinciali
Lettere Provinciali Lettere Provinciali j I L lunedì mattina i treni per i E Torino sono carichi di stuI denti con zaini rigonfi di contenitori di plastica in cui sguazzano scaloppine bisunte e zucchini ripieni. Perfino far la spesa può essere un pericolo nella grande città, sembrano pensare le mamme. I figli si guardano bene dal deludere le fantasie materne, incassano e ingrassano. I ragazzi che passeranno la settimana feriale all'ombra della Mole per motivi di studio si possono dividere in due grandi categorie: 1) quelli con la faccia da condannato a morte su cui si legge «Cinque giorni d'apnea nel puzzo del traffico e poi tornerò a inalare il letame della mia cara Costigliole, sniffi..», che trascorrono la settimana torinese barricati in casa (lezioni a parte), si ubriacano di programmi televisivi in cui pullulano adolescenti discinte, aspettano il sabato per andare al cinema (a Costigliole, dove si proietta il film di Natale a Ferragosto) e concludono ogni riflessione su Torino così: «Città di merda»; 2) quelli con la faccia color smog, che si sono rifiutati di respirare per tutto il week-end l'aria schifosamente salubre della provincia, potrebbero fare da guida ai coetanei torinesi in tutti i locali notturni, mattutini, pomeridiani e serali di Torino, sven¬ gono dalla noia ogni volta che pronunciano la parola Cuneo, trascorrono il fine settimana barricati in casa a farsi raccontare al telefono dagli amici del capoluogo regionale le feste strepitose che si stanno perdendo e concludono ogni riflessione sulla loro cittaduzza triangolare così: «Posto di merda». I due partiti si disprezzano più di guelfi e ghibelllini, ma a prima vista non è facile distinguerne i militanti. Se li guardi negli occhi capisci subito, ma il modo di vestire non è indicativo. I trasandati, per esempio, potrebbero aver aderito a qualche forma di ribellismo metropolitano e aver smesso i cardigan familiari per amore di volantinaggi inquinati e centri sociali, oppure, al contrario, detestare l'urbe cancerosa verso cui il treno è diretto e sognare una vita priva di obblighi e convenzioni in qualche baita dell'Alta Valle Maira. Gli eleganti potrebbero essere ansiosi di succedere ai padri alla presidenza della cellula provinciale del Club Alpino Italiano, oppure sognare incarichi di pi.erre che permettono loro di prendere il taxi anche per spostarsi di due isolati. Tutti, comunque, hanno zaini rigonfi di contenitori di plastica in cui sguazzano scaloppine bisunte e zucchini ripieni.
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Pugilato tra i giocatori in Napoli- Jnventns (2-1)
- Omar Sivori guida il Napoli alla vittoria sull'Inter: 2 a 1
- Il parroco della pornostar e la messa per il duce
- Lfestrema destra celebra Mussolini
- Incerto futuro della "Michelangelo,, e della "Raffaello,,
- CRONACA
- Il Napoli (grazie a un'autorete) batte a fatica la Spal per 1 a 0
- Il Cuneo 80 sfida il Pinerolo «I due punti sono d'obbligo»
- In Napoli - Samp (1 a 1) belle parate di Battara
- Le gesta di una banda di malfattori
- Altre scosse di terremoto in Riviera La folla fugge dallo stadio di Savona
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
- Scendevano ad Alba da tutta la Langa per trovare la profumiera «squillo»
- All'esordiente alto due metri Ú piaciuto il gioco di Rivera
- Il Giro secondo Dezan
- Uccise per rapina l'amico e gettò il corpo in un tombino
- LA GUERRA e gli anglosassoni
- Niente lesioni sul cadavere del paziente
- Quattro anni alla profumiera di Alba che aveva organizzato una "casa squillo,,
- L'incredibile e drammatica vicenda
- Altre scosse di terremoto in Riviera La folla fugge dallo stadio di Savona
- « Non siamo tutelati dallo Stato »
- Strage della funivia, scontro fra Italia e Usa
- Pippo Baudo: torno al mio primo umore
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
- Un sessantenne uccide l'amante: «Mi tradiva»
- Bettega con la 131 polemiche a Biella
- Scendevano ad Alba da tutta la Langa per trovare la profumiera «squillo»
- Vincenzo Timpano, 24 anni (la prima vittimale l'indecifrabile figura di Lo Presti
- La Figc sta già indagando sulle accuse di Auriemma
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy