SUONI ERRANTI PER TRE di Marco Basso

SUONI ERRANTI PER TRE SETTIMANA JAZZ SUONI ERRANTI PER TRE New Organ al Gilgamesh e cinque etnie alProcope LA settimana di Pasqua frena, ma non arresta, l'onda impetuosa delle serate jazz torinesi. Conclusa «Linguaggi Jazz», corposa e variegata rassegna del Centro Jazz, che da 4 anni riempie di «nomi» il cartellone, non mancano proposte allettanti. A farle è il Magazzino di Gilgamesh, (piazza Moncenisio 13b) che il 7 aprile propone il New Organ Trio e l'8 il Max Carletti Quartet. Né poteva mancare una capatina verso il blues: infatti il 6 aprile sono di scena i Blues Corner. Gilgamesh da anni ormai cura il jazz con passione (addirittura si può parlare di affetto) oltre che con una competenza che possono vantare pochissimi altri club in Itaha. Non è un caso che abbia ospitato moltissimi artisti italiani e stranieri: la serietà alla fine paga e nel circuito ormai tutti, musicisti e pubblico, ne conoscono il nome. E' l'autentico club, nella tradizione di tutti quei locali americani ed europei, soprattutto francesi, dove il jazz è nato e cresciuto. Posti piccoli, fumosi, dove si mangia, si beve e si chiacchiera, ma dove le orecchie degli spettatori sanno anche «sentire». Un patrimonio della città da conservare gelosamente, soprattutto dopo la rinuncia al jazz dei Reddocks. il 7 quindi New Organ Trio (ore 22) con Francesco Bearzatti sax, Renato Chicco, organo. Paolo Mappa, batteria. La formazione, oltre a recuperare le sonorità classiche degli Anni 50 e 60, care a tanti dj e delle quali l'acid jazz si è appropriato, oltre a riprendere Larry Young e Jimmy Smith, si spinge, con composizioni originali, verso suoni e strutture armoniche molto attuali. L'8 Max Carletti si presenta accompagnato da Paolo Franciscone, batteria, Giorgio Giovannini, trombone e Stefano Risso, contrabbasso. Max Carletti, virtuoso della chitarra, ha approfondito la tecnica seguendo seminari con Barney Kessel, Joe Pass, Joe Diorio, Mike Stern, Franco D'Andrea, David Liebman, Philip Catherine, Enrico Rava. Opera con diverse formazioni e recentemente ha aggiunto al suo nutrito carnet di partecipazioni a rassegne, l'Eurojazz Festival di Ivrea. Spazi sonori contigui al jazz sono quelli percorsi dai Portata 5 Etnia Ensemble ospitati l'8 al Cafè Procope (via Juvarra 15, ore 22,30, ingresso libero). Il quintetto, i cui componenti provengono da Brasile, Italia e Argentina, propone, in un contesto poliritmico, sonorità caraibiche e sudamericane, ma anche arabe ed africane. Marco Basso

Luoghi citati: Argentina, Brasile, Italia, Ivrea