BORGES Un inedito busillis di Glauco Felici

BORGES Un inedito busillis BORGES Un inedito busillis Sta per uscire una nuova edizione di Cronache di Bustos Domecq, opera a quattro mani di Jorge Luis Borges e Adolfo Bioy Casares (Einaudi, pp. 146, L. 14.000, traduzione di Francesco Tentori Montalto, prefazione di Gervasio Montenegro, con una nota di Glauco Felici). Le Cronache di Bustos Domecq sono - spiegò Borges - «articoli su moderni e stravaganti artisti immaginari - architetti, scultori, pittori, grandi cuochi, poeti, romanzieri, creatori di moda -, scritti da un critico fanaticamente moderno. Ma tanto l'autore che i suoi personaggi sono dei pazzi, ed è difficile dire chi di loro sia in buona fede». Arricchisce il volume un racconto inedito di Borges, Di positivo contributo, che pubblichiamo in anteprima. NON c'è di più corroborativo che chiacchierare con Ortega. Al tipo, si sa, è difficile stargli dietro; oggi sale sul bus a Llavallol, domani ci saluta tutto in tiro dal finestrino del treno sgangherato che va avanti come un lombrico per Burzaco, o magari come uno che ha bevuto un po', diciamo. Spirito inquieto, telo ritrovi alle conferenze, alle accademie e alle altre mostre di pittura; va becchettando di qua e di là, e bisogna vedere come assimila. Ma si sa, è rappresentante di commercio. L'ultima volta, io me ne stavo francamente a pezzi, incapace nemmeno di tirare su la testa, gurgitandomi uno via l'altro certi mates che, glielo garantisco, scendevano giù belli calducci proprio come uno se li aspetta, quando, dopo un bel pezzo, metto a fuoco la visuale e... chi ti vedo? Non ammazzatevi a tentar d'indovinare, tanto questo non lo becca nemmeno il più sveglio di tutti. Quello che t'ho visto bello in tiro mentre mi salutava lontanamente con un organo pubblicitario e alzava la polvere con la calzatura, era il bravo Ortega, che fa il rappresentante di commercio.Erano le diciassette nella cucina e io me ne stavo lì a godere il fresco e tenevo per me buona parte del portico di questa, che è casa sua. Il tipo veniva avanti senza perdersi l'animo, fiancheggiando il forno di mattoni e i fili del distenditoio. Quando ebbe superatola pozzanghera secca, mi disse con i piedi per terra: - Ratapìàn, scrivano amico mio, rataplàn! Ecco qui che le ho portato un lenitivo sotto forma di rivista di cultura contemporanea. Arti plastiche. Letteratura. Teatro. Cinema. Musica. Critica. Risolta l'incognita! L'organo in questione che stava agitando Ortega altro non era che «Letra y Linea», al suo numero 3. Mi direte, e non voglio contraddire, che le parole cosa risolute dell'amicone devono aver messo in moto il mio inerte organismo come una specie di inie¬ zione di caffellatte e di pane e burro, ma il fatto è che tante volte si finisce per scornarsi con riviste pregiudizievoli e infondate che non risulta facile - cavoli! - sottoscrivere un voto di fiducia... Finiscono per annoiare quei settimanali degli eterni giovinotti irrispettosi, che per fare gli elogi di Tizio se la prendono con Caio e parlano con una sufficienza indisponene. Più con rassegnazione che con qualunque altra cosa presi a sfogliare lo stampato e quale non fu la mia favorevole reazione quando lessi: «Il tempo del suo sorriso risveglia gli orologi I il tempo del tuo sorriso accelera gli orologi I hai detto il canto che non può esser trattenuto I il canto che scuo te i personaggi immobili» .Fui lì lì per barcollare sotto il colpo. Non sarei stato mai più lo stesso. Ma ben presto mi fu concesso di innalzarmi a un'altezza che si rivelò ancora più considerevole quando mi imbattei nella frase che si può leggere qui di seguito: ■.(Non è ormai più possibile dare credito all'opinione di quegli addormentati in rapporto al loro tempo, che persistono nell'ignoranza rispetto alla comunicazione attuale. Lo scrittore deve servire il proprio tempo nonostante le tramvie». Rimasi ingolosito da questa citazione, come quando ti riempiono la bocca di zucchero semolato, e mi sembrò cosa buona per cui fimi con il mettere mano su quest'altro concetto, che sta in vista nella stessa pagina: «La distruzione, difesa dei comportamenti insoliti o coniugazione del fallimento, sono elementi di positivo contributo». Per il giovane Ortega - diavolo d'un uomo! - il mio comportamento non rappresentò una sorpresa. Umano e benevolente mi sorrideva, come fosse il mio signor padre. Ben sapeva, il mio benefattore, che malgrado l'esiguo margine di tempo che ci lascia la professione, ho un angolino di riserva per le cose dello spirito, purché si manifestino in tutta serietà, questo sii Mi fece un prezzo speciale per il numero, che era un grosso affare, dando la sua parola di trovarmene altri simili. A quel punto, un maiale che lo rende sempre un po' nervoso, gli divorò la cintura, le cifre e un settore della sua pagliet ta nera e Ortega fu preso dalla voglia matta di andare via. Si allontanò come se lo inseguisse una belva, e il maiale, che ha il mantello tra il rossigno e il castano, lo accompagnò personalmente fino a quando non si persero di vi sta.Sgombrato l'ambiente dalla dipartita del maiale ecc., mi accomodai nella poltrona a dondolo, dove, perfettamente a mio agio, passai dalla lettura a volo d'uccello a una scorsa sistematica, meditata, del fascicolo in oggetto. Non andò delusa la mia aspettativa! In fretta e furia riverso sulla carta la mia impressione. E' con encomiabile soddisfazione che si saluta uno sforzo nostro. Il numero di «Letra y Linea» che abbiamo sott'occhio, altrettanto armonioso che quelli con cui si aprì il cammino, persegue con successo l'obiettivo di mantenersi al livello che pretende da lui il grosso pubblico.- Firme spettabili, valori solidi, penne di vaglio, danno prestigio a quest'informativo, mettendo a fuoco, con contributi sempre meritevoli e intriganti, le temati¬ che più roventi e moderne. Risalta no, nell'attraente elenco, Vasco, Vanasco, eccetera.Diciamoci la verità, lo sprovveduto lettore non può fare a meno di domandarsi: questi scrittori, questi professori e questa gioventù studiosa, forse che costituiscono un nucleo? In attesa che una mente più preparata ci dia la chiave di un così spinoso busillis, non esitiamo ad anticipare che costituiscono un vero e proprio ateneo, dove si combatte per i diritti della cultura, ed esprimiamo i nostri voti affinché per molto tempo continuino a rifulgere in testa alla pagina la scritta che li guida: «Letra y Linea»! Impresa questa di profondo radicamento nel nostro ambiente, ebbe già i propri rimarchevoli precedenti in diverse pubblicazioni e bollettini di accademie, case di studi e altre corporazioni. Quel che le conferisce, tuttavia, la sua impronta profonda, è il tono ponderato che, insieme alle rivelanti doti di solvenza e di sapere, raccoglie i suffragi dell'abbonato. Jorge Luis Borges o busillismecq, asares entori ota di orges itetti, moda utore di loro sitivo lettura che nacque l'idecatalogo Finblioteca di BGettoni stranVersatile tutto. «Scritbattezzò Lurò, (piando aggira solitalo, inteneritnostra cultnon imbatt ane e olte si riviste he non criveno per i etere per ndono