CHIESA: TRA VATICANO E CINA UN SILENTE BRACCIO DI FERRO di Marco Tosatti
CHIESA: TRA VATICANO E CINA UN SILENTE BRACCIO DI FERRO CHIESA: TRA VATICANO E CINA UN SILENTE BRACCIO DI FERRO LA CHIESA NASCOSTA Zorzi Adige Baldini & Casto/di pp. 380 L32.000 fedeli; e il legittimità UN gioco tutto orientale il silenzioso braccio di ferro in corso da decenni fra Pechino e la Roma dei Papi, cioè il Vaticano. Un gioco - ma nel senso kiplinghiano del termine, un «great game» - in cui il Regime perseguita i fedeli di Roma, e crea la sua «Chiesa patriottica», con vescovi sacerdoti e Vaticano di nascosto conferma la validità e la di alcuni di questi presuli, a fianco di quelli «clandestini»; creando così un groviglio indistricabile (anche per i cinesi) fra chi tiene l'immagine del Papa sul comodino e chi pensa che la nomina dei vescovi fatta da Roma sia un'interferenza negli affari di un altro paese. E tutto ciò sullo chi pensa che la nomina deun'interferenza negli affari di sfondo di un dibattito surreale, in cui Roma bussa chiedendo di trattare, e Pechino - ma chi ha detto che i cinesi sono flessibili? - risponde chiedendo praticamente di vincere tutta la posta prima ancora che si cominci a giocare. Di questa complessità, storica e attuale, cercano di dare conto due libri molto diversi: La chiesa nascosta di AdigeZorzi e Roma e Pechino (Autori vari, Edizioni Studium, pp. 290, L. 38.000). Il primo, scritto da uno studioso che si nasconde sotto pseudonimo, probabilmente per non pregiudicarsi la possibilità di tornare oltre la cortina di bambù, è un lungo reportage di un viaggio compiuto dal'autore, accompagnato da un cameramen, alla ricerca dei vari milioni di cinesi cattolici rimasti fedeli a Roma e al Papa. E' un viaggio interessante, anche se può dar fastidio ogni tanto l'eccesso di ingenuità, o di stupori solo parzialmente giustificabili da parte di qualcuno che ha studiato e vissuto a Pechino. Interessante perchè di questa chiesa «dixia», sotterranea, si parla, ma se ne sa poco; e anche se naturalmente il libro ben si guarda dal fornire nomi e gerarchie, però ce la fa apparire, in maniera più o meno nascosta, attraverso personaggi vivi, piccole icone che si stampano nella memoria. Due esempi: la coppia - marito e moglie trovata nel deserto mongolo (identificati grazie a un'immagine del Sacro Cuore appesa nella loro capanna invece delle usuali immagini beneauguranti), deportati laggiù dopo dieci anni di «rieducazione» perchè cattolici - in un «laogai». Oppure il pescatore vicino a Sheshan, che nella sua barca esponeva tranquillamente una fotografia di Giovanni Paolo II. Sheshan è la sede di un grande santuario in cui si venera Nostra Signora Soccorritrice dei Cristiani. I capitoli «dal vivo» sono alternati a lunghi excursus storici; necessari d'altronde a capire la storia di un rapporto complesso e difficile. L'impressione è che l'autore tenda a capire più le ragioni dei comunisti cinesi che quelle della controparte, accusando Pio XII di «mettere una pietra tombale su ogni possibile dibattito», perchè aveva appoggiato i vescovi cinesi che si opponevano alla creazione di un'«associazione patriottica cattolica» manovrata dal Regime (come accadde in Cecoslovacchia). La storia non dimostra tutta questa volontà di «dibattito» di Pechino; anzi, posto che la gente continua ad andare in galera per scelte limpidamente religiose, sembra vero il contrario. Certo, la sua vera battaglia la Chiesa in Cina la perse due secoli fa, sulla questione dei «riti». E forse commenta Andrea Riccardi, potrebbe essere estesa a tutto il rapporto Roma-Cina la frase pronunciata da Leone XIII nel 1868 quando fu chiaro il fallimento del tentaivo di allacciare relazioni diplomatiche con Pechino: «E' un dibattito che mi ha causato molta amarezza». Il volume della «Studium» promosso dall'associazione «Tian Xia Yi Jia» (Sotto il cielo una sola famiglia) è utilissimo per capire la «svolta» anti-europea e anti-occidentale, nel senso buono del termine, compiuta da Benedetto XV nel primo dopoguerra. E anche l'ironia presente in questa vicenda eli rapporti diplomatici. Nell'Hot) e nel '900 furono i francesi «protettori» dei cristiani a Onente a non volere che Cina e Vaticano si parlassero direttamente. E adesso Pechino fa orecchie da mercante. Marco Tosatti LA CHIESA NASCOSTA Zorzi Adige Baldini & Casto/di pp. 380 L32.000 fedeli; e il legittimità l
Persone citate: Andrea Riccardi, Autori, Baldini, Benedetto Xv, Giovanni Paolo Ii, Leone Xiii, Papi, Pio Xii, Tian
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