Il sesso non mi ha ingannato

Il sesso non mi ha ingannato Il sesso non mi ha ingannato p ||ER prima cosa, o biografo ossessionato dal sesso, mettiti in testa che dalle avventure erotiche dei protagonisti delle tue biografie non ricaverai niente di importante. La relazione sessuale non coinvolge tutta la persona. Può succedere che sia ardentemente desiderata e freneticamente consumata fra persone che non riuscirebbero a passare una giornata insieme in un altro qualsiasi modo. Se ti raccontassi ogni mia avventura di questo genere, tu non ne sapresti di più sul tipo di uomo che sono. Verresti a conoscenza solo di qualcosa che già sai: che sono un essere umano. Se hai qualche dubbio sulla mia virilità, se rientra nella norma per esempio, sciaccialo dalla mente. Non ero impotente; non ero sterile; non ero omosessuale; ed ero assai sensibile all'argomento, anche se non in modo promiscuo. Inoltre, ero completamente immune dalla nevrosi (io la considero tale) del peccato originale. Non ho mai associato i rapporti sessuali e la colpa, non mi sono mai fatto nessuno scrupolo né ho avuto rimorsi o problemi di coscienza. Naturalmente mi facevo scrupolo, e qualche volta ne venivo anche inibito, di non mettere «nei guai» le donne, o di non fare le corna agli amici (...). Ti sei sorpreso e quasi non mi credevi quando ti ho detto che la mia prima avventura l'ho avuta a ventinove anni. Ma sarebbe un errore enorme far risalire a que sta data l'inizio della mia vita sessuale. Non mi fraintendere: sono stato perfettamente casto, a parte le incontinenze inconsce che nascono dal mondo dei sogni (in me molto poco frequenti). Ma fra Oscar Wilde, che dice che il sesso inizia a sedici anni, e Rousseau che dichiara che il suo sangue ribolliva di passione fin dalla nascita, la mia esperienza personale conferma Rousseau e confuta Wilde. Ora sai come ho vissuto per ventinove anni, un vergine continente ma un inguaribile dongiovanni, che scappava via (piando gli lanciavano una sfida; perché io volevo amare, ma non diventare una preda e perdere la mia sconfinata libertà uraniana. Nel corso dei quattordici anni precedenti il mio matrimonio, avvenuto a quarantatre anni, c'era sempre qualche signora; ho fatto ogni tipo di esperienza, e da loro ho imparato quel che c'era da imparare. Non pagavo le signore; perché il denaro non mi avanzava: guadagnavo appena quello che serviva per mantenermi in un appartamento al secondo piano, e per il resto non chiedevo denaro ma la libertà di predicare il socialismo. Le prostitute, che mi avvicinavano spes so, non mi hanno mai attratto. (...) Non mi sono mai fatto ingannare dal sesso, nel senso che non l'ho mai preso come base di partenza per un rapporto stabile, né ho mai pensato di sposarmi per un motivo del genere. Prima del sesso per me c'era tutto il resto, e non ho mai rifiutato o disdetto l'impegno di tenere una conferenza sul socialismo per trascorrere una serata galante. Davo importanza alla pratica sessuale per la capacità che aveva di procurarmi un'ondata emotiva celestiale e un'esaltazione che, anelli» se momentanea, mi faceva provare l'estasi che forse nel futuro avrei provato quotidianamente svolgendo la mia attività intellettuale. 1930 George Bernard Shaw

Persone citate: George Bernard Shaw, Oscar Wilde, Rousseau, Wilde