«In Telecom per comandare» di Zeni

«In Telecom per comandare» L'ultimo appello ai soci Olivetti: la nostra Opa è legittima «In Telecom per comandare» Colaninno: per questo voglio il 35% Armando Zeni invialo a IVREA li arriva l'upplauso dieci minuti dopo mezzogiorno, finalmente in applauso u mettere un po' di pathos in questa assemblea del l'Olivelli che tutto sembrava, fino a quel momento, tranne che l'assemblea che precede la più grande tra le Opa mai tentate. Ma che noia, all'inizio, senza ,n ninnino la contestazione che qualcuno si aspettava negli striscioni e nei volantini degli operai di Scnrmagno, con la sfilza dei soliti numeri dei partecipanti: 79 per un totale del 24,60% ohe e pochino se si pensa che la Boll da sola ha di Olivetti il 13,81% (con Coluiiinno che, sorpresa insieme ai figli Michele e Matteo risulta proprietario fuori della Bell di un altro 0,16%) e dei giornalisti presenti: 49, mitnerosi come previsto. Niente di nuovo nemmeno dulia riletturu dolici risposte ulla Consob, le stessè lette nell'assemblea Tecnosi.. «Non accetteremo un quantitativoi inferiore al 35% dei capitale Telecom». Noia, fino a quel gesto, improvviso, di Colaninno, quel mettere da pario il testo scritto, quel premettere: «Vorrei Iure un chiarimento» ohe lascia intendere che il momenti) è arrivalo. Basta tattiche e prelattiche, tocca scaldare gli inuni, far appello ui sentimenti, arringare le truppe, duro respiro al grande ussalto e impegnare l'Olivetti (da ieri con 5 mila miliardi di capitale in più e il via libera per omettere in futuro 8 mila miliardi di obbligazioni) in uu compito che visto da qui, dalla piccola Ivrea, ha il sapore dell'impresa: «L'Olivetti vuole comandare in Telecom - riassume Colaninno - e con l'I por conto non se ne fa nulla». Applaudono, i presenti. Colu. 11111■. i sembra infastidito («Per lavoro...») ma basta lo sguardo d'intesa rivolto al presidente 'i'esone che sta al suo fianco e npprovu paròla per parola, por tradire lu soddisfazione. Orgoglio mantovano, dice qualcuno. Replica: «Questo è il mio carattere che io sia mantovano c'entra poco**. Ma intanto lo parole :>no parole; «Se volevamo fare una speculazione finanziaria, ci ■/..stava un 5%». Inevitabile Cairo noi comizio, appellarsi all'amor di patria: «Sono convinto che insieme Olivetti e Telecom possono dare all'Italia la certez- za di essere un player internazionale». E così, chi sperava di vedere all'opera il condottiero mentre arringa le truppe, è servito. Tra due giorni toccherà a Franco Bernabò, al grande avversario, infiammare i cuori dei suoi azionisti, ma oggi è il giorno di Roberto Colaninno, l'uomo dell'assalto al cielo che dice d'aver ricevuto testimonianze di grandi società internazionali che considerano così importante questa Opa su Telecom da volere l'Olivetti partner in future operazioni. «Si è rotto lo schema che ci voleva soggetti passivi, ora ci chiedono di essere soci: indipendentemente da come finirà l'Opa, è un risultato che ci inorgoglisce». Orgoglio e pregiudizio. «Bernabò all'inizio diceva che avevamo dietro un socio straniero, adesso che siamo provinciali, si decida: o c'è il sole o c'è la pioggia». Non è vero, taglia corto Cola ni imo: «Non abbiamo dietro nessuno, vogliamo il 35% per comandare». E poco male, scherza, se qualcuno mi darà dell'arrogante: «Dicano quel che credono...». Attacca: «Io voglio confrontarmi sui piani industriali, voglio che il signor Bernabò dica quanti soldi guada- gnerà Telecom comprando Tim». Alla fine, inevitabili, arrivano le domande. Sul pasticciaccio brutto della vendita dello 0,46% di Telecom fatto da Olivetti nel giorno del rilancio a 11,50 euro dell'Opa: «Un errore in buona fede provocato dal- l'ansia di uh funzionario di non interferire con l'Opa», si difende Tesone. Sulle commissioni finora pagate per le consulenze sull'Op.-i: «200 miliardi lordi». Sui rapporti con Mannesmann e Bell Atlantic: «Ottimi». Su Marco De Benedetti: «E' in Olivetti perché è un bravo manager, non per il cognome». Domande sull'epa: è sul 100% o sul 35% di Telecom? «Il nostro target è cento - ripete Colaninno - abbiamo dichiarato che prenderemo dal 67% in su e ci siamo dati la facoltà di prendere sotto il 67% ma non sotto il 35%». A Piero Schlesinger, avvocato di fama, il compito di respingere al mittente le accuse di Telecom («Non è più un'Opa totalitaria») spiegando che l'Opa è legittima: sul 100% era e sul 100% resta. A Colaninno il compito di polemizzare: «Oggi in Telecom c'è chi comanda con lo 0,7%, noi voghamo farlo col 35%, provocatoriamente diciamo a questi signori che, se vogliono, aumentino la loro quota al 35%». Riferimento esplicito al nocciolo duro che, almeno per ora, esclude possibili convergenze: «La nostra finalità è quella di gestire Telecom ma non in una coalizione di governo». Duro e deciso, il Colaninno' condottiero delle truppe di Ivrea. Forse ha fiutato qualche difficoltà di troppo nelle file avversarie per assicurarsi il fatidico 30% di consensi oppure biella alla grande. «Io sono soddisfatto», confessa dopo sei ore d'assemblea. UN FUTURO PROGRAMMATO (I piani a medio termine dei manager di Ivrea) Olivetta SE VINCE OLIVETTI TELECOM 'TALIA SPA Qualora Bemabè non aveste il consenso per la controffensiva, partirà l'opa di Colaninno, il quale Intende conquistare almeno il 35% delle azioni. Ottenuto questo, saranno lanciati gli aumenti di capitale necessari per finanziare l'operazione. Contemporaneamente, Oliman dunque Omnltel e Infostrada - verrà ceduta ai tedeschi della Mannesmann. Viene esclusa una fusione Telecom -Tim, mentre non d sono decisioni sull'unione di Telecom e Tecnost. Inevitabile un cambio del management alla guida del colosso delle Tic. Previsto un significativo taglio degli organici di Via Nazionale. Si annuncia l'esistenza di partner stranieri pronti a siglare accordi intemazionali. SE VINCE TELECOM. Non viene utilizzata la delega per gli aumenti di capitale. Omnltel e Infostrada restano in parte italiane ed in parte tedesche. Le linee di finanziamento ottenute sufia carta dalla banche verrebbero bloccate e restituite al mittente con il solo pagamento delle commissioni. lutto resta come prima, al netto delle spese legali. Colaninno promette: «A questo punto faremo di tutto per far pentire gli azionisti di Telecom di averci detto di 'no'». unii

Luoghi citati: Cairo, Italia, Ivrea