Parigi: nostro il no alla tregua
Parigi: nostro il no alla tregua Parigi: nostro il no alla tregua «La Casa Bianca ci ha seguiti» Ritocchi al piano di Rambouillet corrispondente da PARIGI Tra una bomba e l'altra, la Francia ritocca il Piano di Rambouillet nulla speranza che la paco virtuale possa divenire un giorno effettiva affiancando alle firme albanesi - già in calce - quelle sorbe. Ma aggiornarlo richiede ampi consensi. Hubert Védrine, che assieme a Robin Cook presiedette noi febbraio scorso la Conferenza, annuncia «prossimo discussioni» fra i partner ouroamoricaiii ma senza entrare in dettagli. Sola cortezza: esclusa da Rambouillet I, l'Alleanza atlantica già assapora la ravanello. Mosca permettendo, parteciperà allo trattative sul nuovo corso. La Francia temo, insomma, che le scippino la paco. E, in fondo, anche la guerra. Il premier Jospin puntualizza che dietro il «no» alla tregua unilaterale serba non ci sarebbe Washington bensì Parigi. L'Eliseo e Matignon avevano formulato 5 esigenze irrinunciabili per sospendere gli attacchi ottenendo (secondo la ver¬ sione francese) ampi consensi nelle altre capitali. Ma l'olivo pasquale di Milosevic non le soddisfaceva. Donde il rifiuto. Come spiegare, tuttavia, che gli Usa abbiano preso l'iniziativa di bocciarla pochi attimi dopo la sua formulazione ufficiale senza consultare l'eminenza grigia francese? 11 portavoce governativo Daniel Vaillant non perde l'aplomb, replicando che l'America reagiva a «titolo individualo». Ma la successiva reazione collettiva è stata made in Franco, giurano qui. Sul fronte dissensi in area governativa, da registrare una procaria tregua dopo i mugugni di Pcf contro il realismo francese vorso Clinton. I ministri più ostili ieri brillavano per silenzio. «Non si è parlato di Kosovo in Consiglio», spiega Vaillant. Ma lo scontro tra falchi, come la verde DoinùHie Voynot cui non spiacerebbe vedere militari transalpini a Pristina, e colombe quali JeanPierre Chevénement (Intorni) può riesplodorc fin dai prossimi giorni, [e. on.)
Persone citate: Clinton, Daniel Vaillant, Hubert Védrine, Jospin, Milosevic, Robin Cook, Vaillant
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