Il Parma sogna una notte di sei anni fa

Il Parma sogna una notte di sei anni fa Andata delle semifinali: a Madrid e Marsiglia le due emiliane ritrovano vecchie conoscenze Il Parma sogna una notte di sei anni fa Vinse in casa dell'Atletico, poi la coppa Franco Badatalo inviato a MADRID Giusto sei anni fa, il 6 di aprile come oggi, Faustino Asprilla zittì con una doppietta il Vicente Calderai!, mitico stadio dell'Atletico Madrid. Era il Parma di Scala, quello che un mese dopo avrebbe vinto il suo primo trofeo europeo, la Coppa delle Coppe. Nel Parma di Malesani, la «bandiera» colombiana è ormai ridotta alla funzione di portafortuna. E' qui con il resto della squadra, il sudamericano triste: ma è ferito da mille acciacchi e per lui non ci sarà la caccia a uno storico bis. Veron, Crespo, Chiesa e altri sono i nuovi eroi. In fondo, il Parma di Scala aggiungeva un tocco di esotismo (Asprilla) a un piatto preparato esclusivamente o quasi con i saporì creati nella bassa padana. Questo Parma, invece, quasi non parla, perché può permetterselo, dell'assenza dello squalificato Cannavaro. Di soluzioni non ne mancano a Malesani. Eppure, stasera, al Vicente Calderon, il Parma che è mezza Nazionale, il Parma degli assi d'oltralpe (Boghossian) e delle eterne stelle promesse (Sartor, infine, brillerà?), questo Parma insomma soffrirà molto di più di quanto non accadde sei anni fa. Intanto Rodomir Amie, subentrato ad Aguiar (che aveva preso il posto di Sacchi in tempo per eliminare la Roma nel turno precedente), è uno che conosce la piazza e la sa preparare all'evento. Sotto la guida del tecnico serbo, tre anni fa, la seconda sponda di Madrid diede un sonoro ceffone al Real conquistando campionato e coppa di Spagna. Il ritorno di Amie ha riportato il sorriso nell'ambiente. Il presidente Gii y Gii è di nuovo il superdio a dispetto dei guai giudiziari in serie. E i supporter si aspettano la Uefa oltre alla coppa del Re per dimenticare le amarezze della Liga. Tra domenica e ieri, le code d'auto per il controesodo pasquale hanno fatto il paio con le ordinate file di tifosi davanti ai botteghini della «bombonera» biancorossa. Mille saranno, per contro, i fans gialloblù al seguito. Malesani, per primo, è conscio di andare incontro a una serata diffìcile. La squadra ha risentito nelle ultime settimane del peso di una rincorsa alla Lazio meno profìcua nei risultati di quanto il gioco lasciasse ben sperare. «Non mi è mai capitato di vincere una partita dopo aver offerto uno spettacolo inguardabile», recrimina il tecnico gialloblù. E' il segno che questa squadra o vive di grandi giornate oppure vivacchia. «Con il Cagliari - considera ancora Malesani - si è messa pure l'euforia per un bel primo tempo a tarparci le ali. Il Parma sente questa -cosa, di non aver mai vinto lo scudetto. E vorrebbe arrivarci anche attraverso il bel gioco. Non stiamo disputando un brutto campionato e, per certi versi, è giusto sperare di poter ancora dire l'ultima parola. Ma i risultati ci stanno condannando a stare alla finestra». L'Atletico, con tutta la sua voglia di dimenticare Sacchi, Vieri, gli italiani (a proposito, in campo soltanto Serena, non può giocare Venturin, in panchina Torrisi), riparte nel segno di Amie e di uno Jugovic investito del ruolo di regista unico. «L'ex juventino e laziale - sostiene Malesani - è in questo momento l'uomo in più della squadra, senza dubbio più determinata persino rispetto a quella che ha eliminato la Roma. Juninho centravanti? Non ci credo finché non lo vedo, per me è un trequartista». E infatti farà il pendolo al pari di Veron. Se il giovane José Mari (tre reti in Uefa come Juninho e Roberto) fa sognare la torcida dei «colehoneros», il Parma presenta i «gemelli» Crespo e Chiesa (quattro gol a testa, finora). Dice l'argentino: «Una rete qui sarebbe il massimo, per garantirci un ritorno più agevole e per fare un dispetto al mio amico Chamot». Amie (disponibile con i cronisti italiani fuori orario) trova solo pregi nella squadra gialloblù: «Che paura può avere il Parma con il miglior portiere italiano (Buffon, ndr) e il più forte difensore del mondo (Thuram, ndr)? A me manca l'infortunato Kiko ma non è una scusa. Questo Atletico è migliore, atleticamente, di quello che vinse tutto tre anni fa». Malesani spera che il Parma sia così pungente come quello del '93 targato Scala e Asprilla. La grinta di Gianluigi Buffon: per Amie, tecnico dell'Atletico Madrid, il gialloblù è il miglior portiere d'Italia RAIIOREZI^O |RAI1 ORE 20,45 (POI RAI3) Olympique M. Bologna Atl. Madrid Parma [4-3-1-2] [3-4-1-2] 1 MOUNA BUFFON 1 15 AGUILERA SARTOR 4 6 SAND SENSINI 6 2 CHAMOT THURAM 21 23 SERENA FUSER 7 16 VALERON BAGGIO 8 7 JUGOVIC BOGHOSSIAN 15 18 ROBERTO VANOU 24 10 JUNINHO VERON 11 14 JOSE'MARI CRESPO 9 9 SOLARI CHIESA 20 ArMtro: LEVNIKOV (Rus) 13 JARO MICILLO 28 3 TONI MUSSI 14 21 TORRISI BENARRIVO 3 22 MENA FIORE 23 20 GELI ORLANDINI 19 4 NJEGUS STANIC 13 8 BARAJA BALBO 18 AN.: ANTIC All.: MALE SAN I [4-3-3] [4-4-2] 16 P0RAT0 ANTON K)LI 1 23 GALLAS PARAMATTI 3 5 BLANC BIA 2 4 ISSA MANGONE 24 5 D0M0RAUD TARANTINO 6 6 ROY BIN0TT0 11 7 PIRES INGESSON 8 8 BRANDO MAROCCHI 5 21 DUGARRY F0NT0LAN 18 11 RAVANELU K. ANDERSSON19 9 MAURICE SIGNORI 10 Artttro: WOJCIK (Polonia) 30 LEMASS0N BRUNNER 22 28 EDS0N PAGANIN 4 27 BRAVO B0SELLI 13 10 GOURVENNEC CAPP10LI 16 13 CAMARA MAINI 30 12 GUEL KOLYVAN0V 9 19 MOSES NERV0 7 Ail.: C0URBIS AH.: MAZZ0NE