JUVE Inzaghi unica punta Manchester fa paura

JUVE Inzaghi unica punta Manchester fa paura Champions League decisiva per i bianconeri; dopo il ko di Empoli Ancelotti cambia formula e ritrova Zidane JUVE Inzaghi unica punta Manchester fa paura Fabio Vorgnano TORINO- La sconfitta di Empoli, punto più basso della finora fortunata gestione Ancelotti, obbliga Carletto a misure drastiche in vista di Manchester, dove domani sera la Juve proverà a sovvertire il pronostico per restare agganciata all'Europa. Già nel doppio turno casalingo contro Udinese e Roma si erano avvertiti sinistri scricchiolii, finché ad Empoli c'è stato il crollo. Colpa anche di una formazione rabberciata, di scelte sbagliate compiute da un allenatore che forse non conosce ancora alla perfezione la consistenza della truppa di cui dispone. Anche l'Avvocato (che non sarà a Manchester) ha voluto capire cosa è successo e ieri ha assistito a parte dell'allenamento, chiedendo spiegazioni ad Ancelotti. Ha poi lasciato il Comunale con un segnale di ottimismo: il pollice della mano destra rivolto verso l'alto nel gesto del tutto ok. Ora il Manchester richiama alla realtà. Per questo Ancelotti pare intenzionato a compiere sostanziali ritocchi di formazione dopo aver preso atto che anche Zidane e Monterò saranno disponibili. La logica suggerirebbe di non rinunciare in partenza ad un attaccante per non consentire agli inglesi di prendere maggior coraggio, ma la povertà di bocche da gol invoglia il tecnico a battere altre strade. Quindi a Old Trafford Inzaghi sarà l'unico attaccante di ruolo. Ancelotti avrebbe potuto ricorrere ai gioco dei bussolotti per scegliere uno fra Amoruso, Fonseca ed Esnaider. Con il rischio di sbagliare comunque. Così, probabilmente, non ne utilizzerà nessuno dei tre, preferendo una squadra più coperta e ben munita sulle fasce per limitare i danni nelle zone in cui Giggs e Beckham in genere fanno sfracelli. Così sulla destra avrà Mirko vie e Conte, sulla sinistra Pessotto (al rietro dopo oltre un mese per infortunio) e Di Livio. Difensori centrali saranno Iuliano e Monterò, perché ad Empoli Ferrara non è apparso ancora in condizioni perfette. A centrocampo tornerà Davids in posizione centrale con Deschamps, mentre Zidane, anche lui recuperato, agirà da seconda punta, magari qualche metro più indietro di Inzaghi, unico guastatore della squadra. Non sembra una Juve coraggiosa, ma il Manchester in questo momento suggerisce la massima prudenza. Tuttavia, secondo Deschamps, sarebbe un errore madornale cercare soltanto di limitare i danni Euntando tutto sul ritorno: «Doniamo ottenere un risultato positivo. Una volta in casa potevi rifarti, ma il calcio è cambiato e il Manchester ha dimostrato contro l'Inter di essere diventata anche squadra da trasferta. Rispetto a quando li abbiamo affrontati l'anno scorso ora sono più esperti e giocano un calcio più moderno. Infatti, sono imbattutti in Coppa mentre noi siamo arrivati fin qui anche grazie alla fortuna. Una o due punte? Il modulo conterà poco, sarà importante sapersi difendere bene, non lasciare spazio fra i reparti e sfruttare gli spazi che ci lasceranno». Deschamps vota la fiducia a questa Juve: «Nei grandi appuntamenti ci siamo sempre. Ma se giochiamo come ad Empoli possiamo restare a casa. Per risorgere non servono stimoli particola¬ ri, basta pensare a cosa puntiamo e al fatto che per noi questa sarà la partita più importante della stagione. E difficile vincere su due fronti: quando abbiamo conquistato la Coppa è perché avevamo già rinunciato allo scudetto. Partiamo sfavoriti, ma c'è l'esperienza di quattro anni importanti che deve darci la spinta giusta». Domani più che mai toccherà ad Inzaghi. Il portiere Schmeichel sa da che parte arriva il pericolo. Pippo segnò il gol decisivo l'anno scorso nei quarti, dieci giorni fa ha battuto il colosso danese anche in Nazionale. Tutte le attese si coagulano attorno all'attaccante che nelle occasioni importanti di rado fallisce. Pippo, che avrà di fronte il possente ma lento Slam, è pronto e manifesta fiducia: «Sul piano della velocità possiamo fargli male. L'Inter ha dimostrato che non sono ^vulnerabili e che ti lasciano giocare. E' vero che il Manchester mi porta fortuna, ma è la Juve che deve avere la buona sorte dalla sua, perché vogliamo la finale per riscattare le delusioni passate. Loro hanno pochi punti deboli: hanno una grande compattezza di squadra, una maggior solidità in difesa rispetto al passato e due attaccanti di colore che sfruttano i cross dalle fasce. Prevedo una partita di grande sofferenza, ci metteranno là dal primo minuto e dovremo sfruttare le poche occasioni che ci lasceranno». Gli inglesi corteggiano SuperPippo, ma lui non sembra troppo interessato: «Non mi piace quel calcio e poi sto bene dove sono. Anche se le voci di mercato sono sempre un segnale importante, perché significano che stai facendo bene». 5M Zmedine Zidane sarà una pedina chiave nella sfida dell'Old TrafTord: toccherà al francese, che rientra, assistere SuperPippo