A Villanova nasce il «polo elei freni» di Sergio Miravalle

A Villanova nasce il «polo elei freni» Una maxi commessa alla Util Industries A Villanova nasce il «polo elei freni» Sergio Miravalle VILWWv^^STrT E' stato firmato a P.aga un ac;ordo industriale che farà realizzare in Italia, in tre anni, cento milioni di freni a disco per autoveicoli. La maxi commessa è stata siglata tra la Federai Mogul, colosso multinazionale dei freni (controlla anche la Ferodo e l'america Cooper) e la Util Industries, azienda con sede a Villanova d'Asti e altri stabilimenti a Pianezza e in Georgia negli Usa. «Abbiamo vinto le olferte della concorrenza, rappresentata da altri sei grandi costruttori mondiali di particolari di freni, mettendo in risalto la qualità dei nostri prodotti frutto di una ricerca avanzata e la voglia di crescere della nostra azienda» commenta soddisfatto Franco De Gennaro, amministratore delegato e azionista con il 12% della Util. L'azienda di Villanova che oggi occupa, complessivamente, poco meno di 400 dipendenti con il nuovo assetto di controllo, definito nel novembre del 1997 (la maggioranza è in mano alla finanziaria inglese Natwest Equit, il 18% al Mediocredito lombardo) ha superato una profonda crisi strutturale e di prodotto. In questi mesi ha acquisito la certificazione Iso 9002 e mantiene severissimi controlli di qualità. Con l'accordo di Praga, sede centrale delle attività europee della Mogul, la Util importa due moderni sistemi elettronici per la produzione di stampi in acciaio del valore di sette miliardi, ma si assicura lavoro per circa 70 miliardi l'anno. La Federai Mogul acquisirà dalla Util le parti in metallo del freno a disco fissandovi poi le «pastiglie» della Ferodo (la maggior parte di questa lavorazione avviene nello stabilimento di Mondovì). Tra i clienti della Mogul ci sono tutte le principali Case automobilistiche del mondo: sono interessati circa cinquecento modelli tra auto e veicoh leggeri. La Util continuerà a produrre anche 30 milioni di freni a tamburo l'anno e ha recentemente aumentato l'esportazione di ganasce negli Stati Uniti, passado da 4 a 9 milioni di pezzi. «I severi limiti di velocità e la dimensione di certi modelli hanno mantenuto l'industria americana più delle europee o giapponesi fedeli ai freni a tamburo» commenta De Gennaro che è anche presidente dell'Amma, Consorzio delle aziende metalmeccaniche piemontesi cui aderiscono 710 imprese nell'ambito dell'Unione industriale di Torino. Con la maxi commessa arriveranno anche assunzioni: «Cerchiamo una quindicina tra tecnici e battilastra, ma non è facili trovarli». Franco De Gennaro amministratore delegato della Util Industries e presidente dell'Anima

Persone citate: Cooper, De Gennaro, Franco De Gennaro, Villanova

Luoghi citati: Georgia, Italia, Mondovì, Pianezza, Praga, Stati Uniti, Torino, Usa