Nelle strade di Parigi è arrivato il risciò-taxi di Enrico Benedetto

Nelle strade di Parigi è arrivato il risciò-taxi Venti esemplari tipo triciclo hi-tech Nelle strade di Parigi è arrivato il risciò-taxi Navicella ultraleggera in plastica gialla ma non è per famiglie e per chi ha fretta Enrico Benedetto corrispondente da PARIGI I 10.500 taxi parigini guardano perplessi 20 colleghi démodé seppur nuovi di zecca slalomare nel traffico. Inquinamento zero, consumo nullo. Una ruota di meno, due pedali in più... e voilà: il risciò-taxi, ecologico triciclo per entrare nel terzo millennio strizzando l'occhio a esotismo, provocazione, buon tempo antico. Lo si vedeva, finora, nei vecchi film. E tuttavia, nell'immaginario francese il risciò - «pousse-pousse» - non evoca solo un remoto folklo- KjgB re, bensì le disavventure coloniali della IV Repubblica. Parigi copia l'Indocina d'antan. E che {iroprio due ex egionari come Patrick e Didier Leonhart rispolverino l'eccentrico veicolo 45 anni dopo Dien Bien Phu sembra escludere una banale coincidenza. Ma il risciò versione fin de siècle non ricorda che per motivi genealogici i suoi progenitori. In realtà è un pousse-pousse hitech. Navicella ultraleggera in plastica gialla (stile cab newyorchese) con tettuccio anti-pioggia, profilo aerodinamico, bici a 21 rapporti, chauffeurs dai fuseaux e la tshirt di Lycra neri. Insomma, uno sparo nel buio. E dimenticavamo portabagagli, ammortizzatori professionali, ' divanetto con schienale per 2 passeggeri, portine staccabili in caso di beltempo. Ma il tassametro è introvabile. Si viaggia, come sulle carrozzelle, a forfait. Moderati i prezzi. La corsa individuale di un'ora non raggiunge i 100 franchi (trentamila lire). Bisognerà, tuttavia, andarselo a cercare il tassi. Cosa non spiacevole giacché il posteggio si trova in Place de la Concorde. Astenetevi comunque dal richiedere itinerari montani: scalare Montmartre può rivelarsi un Calvario se la spettabile clientela supera i 150 kg. In compenso, per i «grandi classici» (Tuileries, Place Venderne, Opera) la formula risciò s'annuncia vincente. I destinatari non sono, beninteso, businessmen o famiglie dirette alla stazione per le vacanze. Semmai la coppia romantica, i turisti poco frettolosi, le anime verdi. Il Comune segue con benevolenza l'iniziativa. Sentendo avvicinarsi le Municipali, il sindaco Jean Tibéri accoglie di buon grado qualsiasi progetto che miri a rendere più vivibile e umano il centro stori1 co. Dopo la Concorde pedonalizzabile, ecco il tassi alternativo. Quelli classici non se la prendono. Tra limousine e «Velo Taxi» non può esistere una feroce concorrenza. Ma sono, in definitiva, scettici. Un paio d'anni fa sbarcò a Parigi l'inconfondibile tassi londinese, nato per la circolazione urbana, solido, longevo ed eccezionalmente con guida a sinistra. L'importatore era persuaso che avrebbero sfrattato le Citroen, i Renault e le stesse ammiraglie della flotta: Renault, Volvo, Rover. Sbagliava. Oggi"i rari-acquirènti sono lo zimbello della categoria. Ma per i «Vélo Taxi», Patrick & Didier Leonhart sognano un roseo futuro. Assicurando: pedaleremo anche sotto la pioggia. KjgB 1

Persone citate: Didier Leonhart, Jean Tibéri, Place Venderne

Luoghi citati: Dien Bien Phu, Indocina, Parigi