Dell'Utri, l'accusa concede il bis di Lirio Abbate
Dell'Utri, l'accusa concede il bis Alla vigilia dell'interrogatorio, da Palermo nuovi elementi contro il deputato di Forza Italia Dell'Utri, l'accusa concede il bis Oggi l'audizione del deputato Lirio Abbate PALERMO La Giunta per le autorizzazioni a procedere ascolterà oggi l'onorevole Marcello Dell'Utri od alla vigilia di questa audizione i pm di Palermo hanno prodotto nuove ed ulteriori fonti di prova nei confronti del deputato di Forza Italia, accusato di tentata estorsione e calunnia. I magistrati limino inviato alla Camera le dichiarazioni di un pentito di mafia, Leonardo Canino, il quale conferma il progetto di inquinamento delle prove avviato dal collaboratore di giustizia Pino eli io! ;il<>, in favore di Dell'Utri. Non solo, ma la Dia nel corso di ima perquisizione, effettuati» nell'abitazione di Chiofalo, ha trovato nascosto nella cidla del figlio ottanta milioni di lire. Per la moglie di Chiofalo è la somma ricevuta dalla vendita di un appezzamento di terreno effettuata nel '94, circostanza riscontrata dagli investigatori. Ma alla domanda su come mai la somma non fosse stata versata in banca in questi anni, la donna non ha saputo rispondero. Por i pm potrobbo essere una parte dei soldi pagati da Doll'Utri per mettere a segno il progetto eh destabilizzazione dei pentiti. Alla Giunta, che dovrà decidere se la procura di Palermo potrà arrestare o no il deputato di Forza Italia, sono stato inviate anche lo foto scattato alla vigilia di capodanno dalla Dia, quando Dell'Utri si ò incontrato con Chiofalo nel suo «rifugio segreto». Nello immagini si nota, prima il deputato accanto ad una Lancia «k» di colore scuro che stringe la mano al collaboratore, nelle successive i due indagati salgono le scalo esterno di una piccola palazzina. Alle loro spallo, si vede l'autista con in mano un cesto di frutta ed una valigetta, quest'ultima, alla fino dell'incontro, non è stata portata via dall'onorevole. L'autista, mosso allo strette dagli investigatori della Dia, ha detto prima di non ricordare l'esistenza della valigetta, poi quando gli è stata mostrata la foto ha fatto marcia indietro, limitandosi a diro che non sapeva cosa ci fosse dentro. Il 18 marzo, nel corso della perquisizione nell'abitazione di Chiofalo, sono state trovate, oltre agli ottanta milioni, anche due banconote da 500 mila lire. Un particolare che riporta ad una dichiarazione fatta da Canino alla fine di febbraio agli uomini del Servizio centrale di protezione. Il pentito ha riferito di avere incontrato Chiofalo, e quest'ultimo gli ha parlato di un grosso accordo che stava concludendo, proponendogli di entrare con lui in «affari». Canino ricorda che Chiofalo prese dalla tasca una mazzetta di soldi in banconote da 500 mila lire. «Erano circa 15, ma non mi disse chi gliele aveva date», ha detto Canino ai pm di Palermo. Sulle due banconote, trovate in casa Chiofalo, sono in corso accertamenti per scoprire attraverso il numero di scric per quale banca sono state poste in circolazione ed in quale periodo. Nell'attività integrativa di indagine inviata alla Giunta, i pm Antonio Ingroia, Vico Gozzo, Mauro Terranova e Umberto D'Egidio han¬ no richiesto inoltre l'utilizzazione delle intercettazioni telefoniche fra Chiofalo e Dell'Utri. Secondo Ignazio La Russa (an), presidente della Giunta, il nuovo materiale in arrivo da Palermo non dovrebbe comportare uno slittamento dell'audizione del parlamentare, semmai un «prolungamento» nei giorni successivi. La Russa ha detto che la nuova documentazione su Dell'Utri non è ancora arrivata in giunta a causa delle festività pasquali. «Se il nuovo materiale sarà solo aggiuntivo - ha affermato La Russa - verrà reso noto solo ai componenti della Giunta, se invece, come io penso, si tratterà di nuove richieste, allora sarà informato anche Dell'Utri». La Russa ha quindi ricordato che, sulla base del regolamento, le nuove richieste, eventualmente formulate nei confronti del parlamentare azzurro, farebbero scattare il termine di trenta giorni entro cui la Giunta è chiamata a pronunciarsi. Intanto è previsto che nell'aula di Montecitorio si discuterà sulla richiesta di arresto nella seduta del 13 aprile. Marcello Dell'Utri: I pm avrebbero raccolto nuove prove contro di lui
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