Le gaffe di jamie di Francesco Manacorda

Le gaffe di jamie Le gaffe di jamie Critiche a Shea «Parla per Solano» Francesco Manacorda corrispondente da BRUXELLES jamie Shea Per tutti i giornalisti che da due settimane bivaccano alla Nato è solo «Jamie», attorniato da microfoni e telecamere appena mette il naso fuori dal suo ufficio. Lui Jamie Shea, inglese, un Phd in Storia preso ad Oxford, quarantasei anni, da diciannove alla Nato e da sei portavoce dell'Alleanza, ricambia tanto affetto con una prodigiosa capacità di ricordare nomi e cognomi o almeno la testata di appartenenza di ogni suo interlocutore. E' lui a dirigere il briefing quotidiano della Nato, duettando - non senza qualche stecca - con il suo omologo Wilby. Bianco di capelli e rosso di carnagione, con un accento assai meno «upper-class» del suo vicino gallonato, smista la valanga di domande della sala stampa con la concentrazione di un direttore d'orchestra e segue precisi rituali da Cancelli internazionale: la prima domanda sempre alla Bbc, mai trascurare i grandi media americani, mai dimenticarsi dei russi, dare sempre la parola - se la chiede - a una giornalista serba a cui risponde con esagerata cortesia, chiamandola sempre per cognome e non per nome come fa con i giornalisti «buoni». Non è facile il compito di Shea, che dovrebbe parlare per i diciannove membri dell'Alleanza e talvolta sceglie la scorciatoia di parlare per il segretario generale Javier Solana, che in fondo ò il suo principale. E' successo sabato scorso, quando Jamie e apparso all'improvviso in sala stampa per spiegare che la Nato aveva di fatto deciso di inviare truppe di terra in Kosovo anche prima della firma di qualsiasi accordo di pace. E bastato che le agenzie battessero i primi lanci per scatenare le rabbiose reazioni di delegazioni Nato come quella italiana e francese, costrìngendo Shea a chiarire che la sua dichiarazione era da attribuire solo al segretario generale e non al Consiglio atlantico nel suo complesso. Altre volte sono i militari a farlo dannare. Una settimana fa Wilby gli ha giocato un brutto scherzo annunciandola probabile esecuzione di quattro leader della resistenza kosovara. Poi smentita due giorni dopo. jamie Shea

Persone citate: Jamie Shea, Javier Solana, Solano, Wilby

Luoghi citati: Bruxelles, Kosovo, Oxford