« No agli incappucciati in processione »

« No agli incappucciati in processione » Interrotta una tradizione lunga tre secoli, le 20 confraternite a volto scoperto « No agli incappucciati in processione » II vescovo di Trapani: ricordano troppo le società segrete Antonio Ravidà trap~ànT" 11 vescovo di Trapani Francesco Miccichè è stato irremovibile: niente più incappucciati nella grandiosa processione dei Misteri che, secondo un copione vecchio di tre secoli, avevano il privilegio di aprire la sfilata. Insediato da un anno (prima era vescovo nell'isola di Lipari, capoluogo delle Eolie), monsignor Miccichà, alla «sua» prima processione pasquale a Trapani ha subito messo al bando i cappucci. Perché, a suo avviso, ricordano troppo le società segrete. Con questa decisione, contestata ma senza troppo clamore da alcuni laici che si occupano dell'organizzazione, il presule ha inteso mettere fine ad una presenza che poteva apparire inquietante. Tanti uomini incappucciati, insomma, possono aver più a che fare con i famigerati razzisti del Ku-Klux-Klan o con i massoni, ma non con un'esaltante testimonianza di fede quale vuole essere la processione trapanese. Un rito che è ripreso da fotografi e teleoperatori di tutto il mondo, ed è finito più volte sui principali giornali e televisioni. Questa decisione del vescovo è indubbiamente un segnale forte in una città dove nella loggia coperta intitolata al musicista Salvatore Scontrino, una quindicina di anni fa, si ritrovarono politicanti, funzionari, imprenditori. E anche poco tempo fa il vescovo Miccichè e monsignor Antonino Adragna, parroco della cattedrale di San Lorenzo, si sono levati contro i rischi rappresentati dalle associazioni occulte. Vincenzo Di Maggio, numero due dell'associazione Maestranze si è sfogato con il Gior¬ nale di Sicilia sostenendo che «gli incappucciati non hanno mai scandalizzato nessuno, né a Trapani, né nella cattolicissima Spagna, né tantomeno nella vicina Palermo». Altrettanto duro il commento di Giovanni Tomasino del gruppo della Spoliazione: «Nessuno ha il diritto di manomettere la tradizione della nostra processione». Ma alla fine ogni polemica è almeno per il momento rientrata. E ieri alle 14 gli aderenti alla confraternita di San Michele Arcangelo erano senza cappuccio quando hanno cominciato a sfilare per le 22 ore ininterrotte di processione che, a ritmi lentissimi, cesserà oggi a mezzogiorno. Stavolta la sfilata l'hanno aperta i suonatori di tamburo, precedendo i venti gruppi che uscivano dalla settecentesca chiesa del Purgatorio con le «vare» e le statue.

Persone citate: Antonino Adragna, Antonio Ravidà, Francesco Miccichè, Giovanni Tomasino, Miccichè, Salvatore Scontrino, Vincenzo Di Maggio

Luoghi citati: Lipari, Palermo, Sicilia, Spagna, Trapani