Sul ponte di Pasqua l'ombra della guerra

Sul ponte di Pasqua l'ombra della guerra Secondo l'indagine dell'Osservatorio di Milano meno viaggi e spese e più preghiere Sul ponte di Pasqua l'ombra della guerra Ma in 22 milioni sono partiti per le località di vacanze ROMA Meno viaggi, meno spese e più preghiere: si farà sentire così il peso della guerra sulla Pasqua '99 degli italiani. E' questo il quadro che emerge dall'mchiesta condotta dall'Osservatorio di Milano in 12 città e su un totale di oltre nove milioni di persone. Rispetto a un anno fa, secondo i dati dell'Osservatorio, aumentano del 6,44% gli italiani che resteranno in città e che al massimo si permetteranno la scampagnata del lunedì di Pasqua. Si resterà in casa soprattutto nel Sud, con un picco dell'80% a Bari che, si rileva nell'indagine, è la città italiana più vicma all'area del conflitto. Ovunque aumenta, rispetto al '98, il numero di chi ha deciso di non allontanarsi da casa. E chi andrà fuori città, comunque, tende a non allontanarsi per oltre 4 giorni (72%) e solo il 28% decide di assentarsi per una o due settimane. Nella mag¬ gioranza dei casi (64%) la meta è la seconda casa. Quelli che si mettono in viaggio, scegliendo albergo o campeggio, sono il 36%; di questi il 21% rimane in Italia e il 15% va all'estero. E comunque, quella di ieri, è stata una giornata di esodo: in 22 milioni si sono messi in movimento verso le località di vacanza. Presi d'assalto anche treni, traghetti e aerei. Tra le mete italiane della Pasqua '99, quelle preferite sono i monti di Valle d'Aosta, Lombardia e Trentino, dove ancora si può trovare la neve. Attirano anche le città d'arte come Firenze, Venezia e Roma e, tra le mete europee, le più ambite sono Parigi, Londra, Madrid, Barcellona e Praga. Secondo l'Osservatorio di Milano sono «in forte calo tutte le destinazioni che prevedono un attraversamento o un passaggio nelle vicinanze delle aree interessate dal conflitto», come Croazia, Slovenia, Ro¬ mania, Grecia e Turchia. Dall'indagine risulta inoltre una flessione delle spese preventivate per le vacanze pari al 5%. Il 39,1% degli italiani prevede di spendere fra 100.000 e 300.000 lire, solo il 4,3% oltre un milione. Si prega invece di più, dato che il 66% degli italiani prevede di andare alla messa di Pasqua (contro il 15,2% che va a messa ogni domenica), con un aumento del 5% rispetto alla Pasqua '98. Chiese piene soprattutto a Bari (76%), Palermo e Napoli (75%). Per il direttore dell'Osservatorio di Milano, Massimo Todisco, gli atteggiamenti che emergono dall'indagine «vanno collegati al clima di incertezza e di paura che regna a causa del conflitto in Serbia». Sono infatti comportamenti che «vengono messi in atto in situazioni in cui si pensa che si potrebbe entrare, da un momento all'altro, in una fase di pericolo». Di sicuro, non ci saranno elìciti nei mu¬ sei, dove si annuncia un weekend affollato. Aperti tutti i principali, compreso il Lunedi dell'Angelo, durante il quale non sarà osservato il tradizionale giorno di riposo settimanale. Turisti e cittadini, però, dovranno fare attenzione a qualche dettaglio: i principali musei e gallerie resteranno aperti sia a Pasqua che a Pasquetta, ma limitatamente al mattino (con termine alle 13, o al massimo allo 14). Orari più lunghi per aree archeologiche!, parchi, ville storiche e giardini (termine 18,30 o 19). Il giorno del Lunedì dell'Angelo, inoltre, alcune zone verdi di particolare importanza artistica resteranno chiusi-, come ad esempio il parco di Capodimonte a Napoli e la Reggia di Caserta. [r. cri.) lti coda agli Uffizi di Firenze. I principali musei italiani saranno aperti in questo ponte pasquale

Persone citate: Massimo Todisco