Ocalan riceve la visita dei fratelli

Ocalan riceve la visita dei fratelli In carcere Ocalan riceve la visita dei fratelli ANKARA. Abdullah Ocalan, il leader del Pkk, la principale formazione nazionalista curda, di radici marxiste, «partito armato», bestia nera della Turchia, ha incontrato nel carcere sull'isola di Imrali due dei suoi fratelli: non li vedeva da 21 anni. Il ministro della Giustizia turco ha concesso un permesso speciale a tutti i carcerati in occasione della Festa musulmana del Sacrificio, il Kurban Bayram Abdullah Ocalan ha potuto riabbracciare il fratello Mehmet e la sorella Hawa Kesder alla presenza dei suoi due avvocati, Mahmut Sakar e Hatice Korkut, che fanno parte del collegio di difesa. Il leader del Pkk non li vedeva dal 1078, anno in cui lasciò il Paese natale perché ricercato dalle autorità turche. L'unico della famiglia con cui era rimasto in contatto era il fratello Osman, un altro leader del movimento curdo. Ed è la prima volta che la famiglia di Ocalan può incontrarlo dopo la cattura avvenuta nell'ambasciata greca a Nairobi in Kenya il 16 febbraio scorso. L'Italia, dove il leader del Pkk si era rifigiato, aveva rifiutato l'estradizione verso la Turchia a causa della pena di morte ancora praticata in quel Paese. Il processo contro Ocalan per tradimento ed altri reati, per i quali è stata chiesta la pena di morte, deve cominciare il 30 aprile prossimo ad Imrali. I legali di Ocalan, cui lo scorso martedì era stato impedito di visitare il loro assistito a causa delle festività, lamentano che gli incontri, troppo brevi e sempre alla presenza di uomini dei servizi di sicurezza, impediscono la preparazione di un'adeguata difesa. Alla prima udienza del processo a Diyarbakir contro Semdin Sakik, un importante disertore del Pkk catturato dai turchi in Nord Iraq, i suoi avvocati furono costretti a chiedere un aggiornamento del processo non essendo stati in grado di preparare la difesa a causa degli ostacoli loro frapposti. (Ansai

Persone citate: Abdullah Ocalan, Bayram, Hatice Korkut, Hawa, Ocalan, Semdin Sakik

Luoghi citati: Ankara, Imrali, Iraq, Italia, Kenya, Nairobi, Turchia