Gesù Cristo tra gli hippy un happening in 28 quadri di Alessandra Levantesi

Gesù Cristo tra gli hippy un happening in 28 quadri DOMANI CON «SPECCHIO» In videocassetta con «La Stampa» il film-culto Gesù Cristo tra gli hippy un happening in 28 quadri Alessandra Levantesi Per presentare «Jesus Christ Superstar» ( 1973), di cui «La Stampa» domani propone la videocassetta (a 12900 lire con «Specchio»; gli abbonati riceveranno per posta il tagliando per ritirare il Vhs con uno sconto di 2f>00 lire), basterebbero i nomi del regista canadese-americano Norman Jewison, incoronato da Nicholas Cage nella notte degli Oscar e autore di «La calda notte dell'ispettore Tibbs» (1967) a «Stregata dalla luna» (19(17); e quelli del musicista Andrew Lloyd Webber e del paroliere Tini Ilici;, la coppia inglese che sta trionfando da decenni in tutto il mondo con musicals come «Cats» o «Evita». Tutto inizia nel lontano 1970 con una canzone di successo, «Superstar», che dà origine a un album di ancora maggior successo, il quale a sua volta conduce alla creazione dell'opera rock vera e propria, «Jesus Christ Superstar»: che ha la prima al Mark HellingerTheaterdi New York il 12 ottobri' 1971 con la regia di Tom O'Horgan. Era un rischio raccontare gli ultimi sette giorni della vita di Gesù con enfasi kitsch molto lontana dalla semplicità delle Sacre Scritture. Invece lo spettacolo ebbe un'immediata, enorme risonanza, totalizzando 711 replice a Broadway e oltre 3000 u Londra; e due anni dopo uscì il film che, se sul momento non ottenne un gran consenso suscitando reazioni simili a quelle provocate da «L'ultima tentazione» di Scorsese, occupa ormai un sicuro posto nella storia del musical. Girato in Israele nella fotografia di forte impatto di Douglas Slocombe, JCS parte dal pellegrinaggio nei luoghi santi di un gruppo di hippies che, ripercoiTendo in chiave esistenzial- politica le pagine evangeliche, si scatenano in un vitalistico happening in 28 quadri. Dove Cristo, incarnato da Ted Neeley sottospecie di figlio dei fiori, «è un uomo... proprio uguale agli altri che conosco», come canta il Giuda nero, lo straordinario Cari Anderson; mentre Maria Maddalena intona il notissimo «I Don't Know How to Love Him» sul misto di sentimenti che le ispira il Salvatore. Un'opera tutta calata nello spirito libertario pacifista dei primi Anni '70, scritta da due veri giovani: Talloni ventiseienne Rice e l'appena ventiduenne Webber. Una scena del film

Luoghi citati: Israele, Londra, New York