Petrolio, è l'ora delle fusioni

Petrolio, è l'ora delle fusioni Una operazione da 48 mila miliardi. Nasce il primo produttore mondiale Petrolio, è l'ora delle fusioni Bp-Amoco assorbe la Arco LONDRA, Mega fusioni nel petrolio. □ gigante petrolifero britannico Bp Amoco ha siglato raccordo per l'acquisto del gruppo statunitense Atlantic Richfield (Arco) per circa 26,8 miliardi di dollari (poco più di 48 mila miliardi di lire). Dall'acquisizione nascerà un gruppo da 190 miliardi di dollari e la Bp/Amoco diventa il principale produttore mondiale di petrolio fra le aziende quotate sul mercato. Con i suoi 2,69 milioni di barili equivalenti al giorno, il gruppo anglo-americano supera anche il colosso nato dalla fusione fra Exxon e Mobil, che resta tuttavia il principale produttore per capitalizzazione di mercato. Secondo i temini dell'operazione Bp/Amoco scambierà 0,82 azioni proprie per ogni azione Arco. L'amministratore delegato di Bp/Amoco, John Browne, ha definito l'operazione «una convincente razionalizzazione strategica e geografica» che renderà profitti lordi di circa 1 miliardo di dollari l'anno entro il 2001. Secondo la compagnia, circa 2000 posti di lavoro verranno perduti a seguito dell'operazione. Bp/Amoco ha annunciato lo stanziamento di 1 miliardo di dollari per completare la ristrutturazione del gruppo. La vendita dovrebbe essere completata entro la fine dell'anno. L'annuncio della prevista nascita del nuovo gigante petrolifero mondiale Bp Amoco-Atlantic Richfield (Arco) non ha interrotto il recente «trend» al ribasso delle Bp Amoco alla Borsa di Londra, che in tutta la giornata ha segnato una flessione di circa il 2% a quota 10,29 sterline (circa 30.000 lire), mentre a Wall Street il titolo ha perso il 3,57%. La ragione va ricercata, secondo alcuni analisti finanziari della City, nella mancanza di sorprese nei termini dell'accordo. [r.e.s.]

Persone citate: John Browne, Mega

Luoghi citati: Londra