«L'Inps reggerà; sarà salvato dagli immigrati»

«L'Inps reggerà; sarà salvato dagli immigrati» WELFARE STATE Il presidente Inps: necessario aumentare l'occupazione e i contributi. Modigliani: abolite l'istituto «L'Inps reggerà; sarà salvato dagli immigrati» Paci: basta con i corvi del malaugurio, bisogna fermare il lavoro nero ROMA «Basta con i corvi del malaugurio», per la previdenza pubblica c'è un futuro. Lo sostiene il presidente doll'Inps, Massimo Paci, il quale, a margine di un convegno della Banca di Roma, ha ribadito che, per il sistema pensionistico, è necessario, soprattutto, aumentare l'occupazione e, quindi, i contributi versati. Bisognerà, però, fare una lotta più serrata al lavoro nero e accettare 1' aumento degli immigrati. Replicando ad alcune affermazioni di Paolo Onofri, consigliere del Tesoro, sulla riduzione dei lavoratori nei prossimi anni da 20 a 15 milioni, Paci ha affermato che sempre come ipotesi scientifica - il numero degli occupati potrebbe salire, invece, fino a 25 milioni. «In questa sala, in cui aleggiano pensieri pessimistici sulle pensioni - ha détto - io sono solo contro tutti. Fra tanti corvi del malaugurio, mi permetto di spezzare una lancia in favore di una visione più ottimista. Il nostro mercato del lavoro, oggi anormale, deve normalizzarsi su tassi europei. Il tasso di occupazione medio in Germania è di 10 punti superiore al nostro. Se solo lo raggiungessimo, 1' aliquota di equilibrio passerebbe dal 45% al 35%. Se in 20 anni il numero dei lavoratori attivi passasse da 20 a 25 milioni di occupati, avremmo 600 mila miliardi di contributi in più. Non sono uno sciocco che pensa si possa avere la moglie ubriaca e la botte piena». «Non credo - ha proseguito Paci - che si possa avere un alto livello di crescita della produttività e alta occupazione. Ma negli Stati Uniti hanno un tasso dì crescita della produttività più basso dell' Europa, ma anche la capacità di far crescere 1' occupazione molto maggiore. Ma, a me, ai firn contributivi, interessa l'occupazione». L'aumento degli occupati passa anche, se non soprattutto, da una lotta determinata contro il lavoro nero. «Se diventiamo un paese normale ha detto - senza tanto sommerso e donne che non lavorano e arriviamo a un tasso di occupazione pari a quello tedesco, tutto questo può bastare per una svolta importante e significativa nelle entrate». Va da sé che l'appello contro i corvi del malaugurio è caduto nel vuoto. Il nobel per l'economia, Franco Modigliani, ha chiesto ancora una volta l'abolizione dell'Ines e sostituirlo con un nuovo fondo la cui gestione dei contributi sia basata sui criteri della capitalizzazione. Mentre il segretario della Cgil; Sergio Cofferati, ritiene che già la riforma del sistema previdenziale in atto «porta ad un ridimensionamento consistente della tutela finale di milioni di persone». Il sindacalista ha spiegato che «un ragazzo che entra in un'impresa ha, rispetto a chi ci lavorava già, una condizione previdenziale attesa enormemente diversa». Pertanto chiede che sia subito messo in funzione il mercato dei fondi di previdenza complementare che sono «strumenti importanti di coesione sociale futura perché, questo strumento consentirà a milioni di persone un approccio non problematico con una parte delicata della loro vita». Con buona pace del presidente Inps, è chiaro che il dibattitto non è finito.

Persone citate: Franco Modigliani, Massimo Paci, Modigliani, Paci, Paolo Onofri, Sergio Cofferati

Luoghi citati: Europa, Germania, Roma, Stati Uniti