La riforma della casa slitterà al 2004
La riforma della casa slitterà al 2004 Arrivederci aliquota unica al 19%. Vìsco rimuove il direttore generale del Territorio La riforma della casa slitterà al 2004 Catasto in panne, tempi più lunghi Raffaello Mascl H0MA La promessa era quella di rivedere la tassazione sulla casa, c si era ipotizzata una aliquota unica lrpef del 19%. Bene: non se ne fa più nulla, almeno por ora. E non per colpa - una volta tanto - della politica, ma semplicemente perché questo tipo di provvedimento ò subordinato al riordino degli estimi catastuli, e la macchina dell'amministrazione finanziaria, non è in grado di provvedere alla bisogna, nei tempi stabiliti. Il governo (la politica) voleva il varo della riforma per il 2000, ma il ministero (la macchina) ha replicato di non farcela prima del 2003. Il ministro Visco non ha accettato lo stop e ha fatto cadere la «testa» del direttore generale del Territorio - uno dei quattro superdirigenti delle Finanze - Carlo Vaccan, rimosso dall'incarico. Ma vediamo tutte le puntate di questa schermaglia. Durante la discussione della legge finanziaria si era ipotizzata una revisione della tassazione sugli immobili (perché - si diceva la casa dovrebbe essere tassata più delle rendite finanziarie?). Per l'immediato - cioè per il 1999 - si affidò alla legge finanziaria un aumento delle deduzioni fiscali sulla prima casa fino a un tetto di 1.400.000 lire (da 1.100.000 che era), una misura non irrilevante in quanto di fatto aboliva il prelievo Irpef sul 60% delle prime case in quanto al di sotto della soglia di deduzione. Chiesto provvedimento - e bene chiarirlo - è passato e resta quindi tranquillamente in vigore. Unitamente a questa norma però, il governo propose di rimodulare complessivamente la pressione fiscale sull'abitare. Da qui l'ipotesi di rivedere le aliquote Irpef, definendo un «doppio binario» (cosi fu chiamato) in ragione; del quale i proprietari di case avrebbero potuto optare o per l'attuale sistema di tassazione con una maggiorazione delle deduzioni, oppure per una aliquota fissa del 19% ma senza deduzioni (la convenienza di un regime piuttosto che di un altro sarebbe dinesa dal reddito comnlessivo del contribuente). Questo secondo procedimento però, avrebbe richiesto una modifica legislativa per la quale il governo chiedeva una delega, che infatti ci fu ed e ora nel collegato fiscale alla finanziaria, all'esame del Parlamento (è appena passato al Senato). Ma l'attuazione dell'attuale delega ò però subordinata al riordino degli estimi catastali. Il mini¬ stro conlava di completare questa operazione entro l'anno (o al massimo entro il 2000). Ma la direttiva inviata lo scorso gennaio agli uffici dalla direzione del Territorio, da cui il catasto dipende, aveva fissato una tabella di marcia di tutt'altro tenore, secondo cui l'operazione si sarebbe conclusa 1-312003. Praticamente tutta la revisione della tassazione sulla casa avrebbe avuto uno slittamento di tre anni, frenando bruscamente la corsa in avanti decretata da Visco. Il direttore generale Vaccari, in realtà si era limitato a «calendarizzare» le operazioni secondo i tempi realistici di una macchina amministrariva notoriamente paludata. Ma di fatto la sua strategia strideva con gli obiettivi fissati dall'autorità politica. Da qui i dissapori e la rimozione dall'incarico con la nomina contestuale di Giuseppe Favale al suo posto. La severa decisione del ministro Visco è stata possibile perché il decreto numero 29 del '93 privatizza il rapporto di lavoro dei dirigenti, e stabilisce all'articolo 19 comma 8 che, quando un dirigente non è in grado di produrre l'obiettivo prefissato, il ministro ha facoltà di sostituirlo. Ora, la nuova dirigenza dovrà raccogliere la sfida ad accelerare il riordino degli estimi catastali. E' possibile che un certo recupero ci possa essere, ma i ministeri notoriamente non fanno miracoli. L'aliquota unica al 19% comunque slitterà e la burocrazia avrà vinto. Un'altra volta. Fino a quando? LE TASSE SUL MATTONE (GETTITO '98 DEI TRIBUTI SUGLI IMMOBILI) Tributi Gettito, in miliardi IRPEF ED EUROTASSA 13.040 IRPEG IVA 3.04* IMPOSTA DI REGISTRO IMPOSTA IPOTECARIA E CATASTALE WH>OSTADISÌl<;CESSIQNE ~~" 2.977 fCJAP TASSA SMALTIMENTO RIFIUTI TRIBUTO PROVINCIALE PROTEZIONE AMBIENTE 1NVIM IMPOSTA ENERGIA ELETTRICA (E ADDIZIONALI} TOTALE forno: CONFEORIIIA-uF FICIO S'tlSDi
Persone citate: Giuseppe Favale, Vaccari, Visco
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