Rogo alla Fenice Cacciari a giudizio

Rogo alla Fenice Cacciari a giudizio Venezia: processo a maggio Rogo alla Fenice Cacciari a giudizio VENEZIA Si è conclusa ieri con il rinvio a giudizio di tutti gli imputati, tra cui anche il sindaco di Venezia Massimo Cacciari (in qualità di presidente dell'ente lirico), l'udienza preliminare relativa alle indagini sul rogo del teatro La Fenice. Il giudice dell'udienza preliminare Stefano Manduzio ha disposto il giudizio davanti al tribunale dei due elettricisti Enrico Carella e Massimiliano Marchetti, accusati di incendio doloso, e degli otto tra tecnici e amministratori, fra i quali oltre a Cacciari, l'ex soprintendente Gianfranco Pontel, nei cui confronti il Pm l'elico Cassou aveva ipotizzato il reato di incendio colposo e ommissione di cautele. Scartata invece l'ipotesi di reato di strage, precedentemente avanzata dall'accusa. Il processo si aprirà il 31 maggio prossimo, davanti ai giudici della seconda sezione penale. Cacciari, accompagnato dall'avvocato difensore Gaetano Pecorella, ha fatto la sua comparsa nell'aula dell'udienza dove ha fatto una dichiarazione spontanea. «Vorrei rilasciare questa breve dichiarazione nella mia veste di sindaco, piuttosto che in quella di presidente della Fenice per la quale credo di trovarmi qui. Ciò che mi addolora più profondamente, infatti, è che i miei concittadini possano pensare a negligenza, disattenzione o scarso impegno, da parte mia, nei confronti del nostro Teatro». Cacciari ha poi ribadito l'impegno della giunta per i lavori di messa a norma del teatro e ha affermato di non aver avuto alcuna segnalazione sull'esistenza di disfunzioni o di una situazione di pericolo. Il Sindaco ha fatto riferimento anche alla vicenda della presunta «disattenzione» del consiglio di amministrazione della Fenice a una preoccupante relazione del dicembre 1995 dell'ingegner Vincenzo Stupazzoni, responsabile del settore sicurezza del teatro. Cacciari ha dichiarato in aula di essere stato disposto a intervenire di persona se soltanto vi fosse stato «un cenno» da parte di Stupazzoni, e che comunque il tecnico aveva l'autorizzazione a intervenire direttamente in caso di situazioni di emergenza. [m. 1.) Il teatro alla Fenice di Venezia

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