Emergenza Tir, le Fs rilanciano i treni merci di Stefano Mancini

Emergenza Tir, le Fs rilanciano i treni merci Nuovi convogli dopo la chiusura del Monte Bianco. «11 tunnel resterà bloccato un anno e mezzo» Emergenza Tir, le Fs rilanciano i treni merci «In un anno potremo sostituire 600 mila camion» Stefano Mancini TORINO Le Ferrovie hanno un piano per l'emergenza Tir: a partire dalla settimana dopo Pasqua, sulla linea per Modane ci saranno dieci treni merci in più al giorno. Entro un mese, i convogli speciali diventeranno cinquanta sulle direttrici di Gottardo, Sempione e Isel. L'annuncio arriva dal direttore della Divisione cargo delle Fs Maurizio Bussolo: «I francesi ci hanno detto che il traforo del Monte Bianco non riaprirà al traffico pesante prima di un anno o un anno e mezzo. E le alternative autostradali non sono molte». I duemila Tir al giorno che prima attraversavano la Valle d'Aosta si sono quasi tutti riversati al Fréjus. I confini del Brennero e di Ventimiglia sono lontani parecchie centinaia di chilometri e i collegamenti con la Svizzera sono soggetti a severe restrizioni per quanto riguarda il passaggio dei camion. «11 treno può essere l'alternativa - spiega ancora Bussolo -. Quando U no¬ stro piano andrà a regime saremo in grado di trasportare in container l'equivalente di 600 mila Tir l'anno». La prima mossa delle Fs è l'istituzione di dieci nuovi treni merci sulla Torino-Modane e l'aumento del 30-40% dell'«autostrada viaggiante» (i camion caricati sui treni). Entro cinque settimane, i convogli aggiuntivi dovrebbero diventare 50 e l'au¬ tostrada viaggiante salirebbe di un altro 20 per cento. Le Ferrovie hanno contattato spedizionieri e autotrasportatori. 1 primi hanno dato un parere posititvo, gli altri hanno storto il naso: chiederanno al governo svizzero di anticipare provvisoriamente l'autorizzazione al passaggio dei Tir da oltre 40 tonnellate (in vigore dal 2001 ). Ma è difficile che da Berna rispondano di sì. In al¬ ternativa, insisteranno a passare dal Fréjus. «Non so se quel tunnel è in grado di reggere a lungo un'ondata di ottomila Tir al giorno aggiunge Bussolo -. Ci sono problemi di sicurezza e presto gli ambientalisti della Val di Susa faranno sentire la propria voce. Il trasporto su gomma è più flessibile di quello su rotaia, ma in una situazione di emergenza una strada sovraffollata rappresenta un rischio*. Secondo le Fs il piano non dovrebbe avere ripercussioni sul trasporto passeggeri: «E' fondamentale trovare un uccordo con le ferrovie di Francia, Svizzera, Belgio e Germania. Poi lanceremo una campagna di informazione, perché gli uddetti ni lavori conoscano le nuove opportunità che offriamo». I NUOVI TRENI MERCI

Persone citate: Bussolo, Maurizio Bussolo