A Bonn rapporto choc sul Kosovo di R. I.

A Bonn rapporto choc sul Kosovo EMMA BONINO A Bonn rapporto choc sul Kosovo BONN. I partecipanti alla conferenza di Petersberg (Bonn) sul dramma dei profughi dal Kosovo sono rimasti letteralmente «scioccati» dal rapporto sulla situazione presentato ieri dal commissario europeo Emma Bonino e dal viceministro degli Esteri tedesco Guenter Verheugen (Spd). Lo si è appreso da fonti delle delegazioni presenti ai lavori. Stando al rapporto - è stato sottolineato - la situazione è senz'altro molto più drammatica di quanto si fosse immaginato finora. Bonino e Verheugen hanno raggiunto la conferenza dopo aver visitato per due giorni vari punti critici di Albania e Macedonia. Il commissario Bonino ha raccontato di aver visto vagoni piombati che in queste ore stanno trasportando migliaia di persone dal Kosovo verso il confine. E questo conferma che Belgrado aveva pianificato la campagna di pulizia etnica che ha messo in atto e il tentativo di destabilizzare i Paesi vicini. «Soltanto mercoledì - ha aggiunto - seimila profughi sono arrivati a Pristina. A tutti è stato imposto di partire immediatamente, dopo che gli erano stati sequestrati documenti, denaro. Oltre 15 mila persone sono state espulse in questa maniera». Emma Bonino è convinta che la Nato debba portare avanti «a tutti i costi» l'operazione militare in Jugoslavia e impedire al leader di Belgrado di pensare che l'Alleanza è divisa. Lo ha ripetuto in un'intervista al quotidiano francese «Le Figaro», sottolineando il fatto che «a volte l'opinione pubblica dei Paesi Nato abbia l'impressione che la guerra è iniziata una settimana fa, e per colpa degh alleati». «Come se Sarajevo non fosse mai esistita. Non dimentichiamo che l'unico che vuole la guerra è Milosevic. Ci ha manipolato in modo banale ma efficace: niente stampa, niente immagini, niente emozioni». [r. i.]

Persone citate: Bonino, Emma Bonino, Guenter Verheugen, Milosevic, Verheugen