«Solidarietà ai piloti, ma state zitti» di R. Riz.

«Solidarietà ai piloti, ma state zitti» BRUTTI «Solidarietà ai piloti, ma state zitti» AVTANO. Piena solidarietà ai nostri piloti che operano «con gli altri e alla pari degli altri» in questa guerra. Ma anche un pungente richiamo a rispolverare certe virtù militari che impongono di obbedir tacendo: il sottosegretario alla Difesa Massimo Brutti, esibisce pugno di ferro e guanto di velluto ai top gun italiani che si sentono abbandonati dallo Stato e vilipesi da chi li classifica di Serie B. Aviano, seconda tappa di una visita che il senato ha organizzato nelle basi dell'Alleanza Atlantica del nostro Paese: Brutti vi giunge sull'onda degh interrogativi innescati da certe dichiarazioni di piloti italiani che, tra sfoghi e rammarichi, hanno spiegato la sostanza delle loro missioni: vere azioni di guerra, duelli all'ultimo missile con i Mig di Milosevic. Conferma o smentisce, sottosegretario? I giornalisti vorrebbero risposte definitive, qualcuno riadatta all'occorrenza una massima evangelica che evita all'interlocutore a dire «sì o no» concedendogli l'opzione di un «no comment». Il vice ministro della Difesa si trincera dietro l'educazione: «Non rispondo con monosillabi». Poi si affretta a chiarire: «Non vi rivelerò mai che cosa fanno i nostri aerei, dove vanno e quali strumenti usano. Posso solo dire che partecipano ad una serie complessa di operazioni ed hanno il compito di realizzare una difesa integrata». Termini all'interno dei quali la geometria della politica tenta, evidentemente, di iscrivere sia le posizioni di Cossiga sia quelle di Cossutta. [r. riz.]

Persone citate: Cossiga, Cossutta, Massimo Brutti, Milosevic

Luoghi citati: Aviano