DUE MODI DI CONTINUARE A VIVERE

DUE MODI DI CONTINUARE A VIVERE VACANZE DUE MODI DI CONTINUARE A VIVERE Giovanna Calvenzi DUE immagini con due didascalie: «Si ricorderà come il treno di Pristina: migliaia di kosovari albanesi in attesa di salire sul convoglio che li porterà in Macedonia» e «Vacanze, gli italiani non rinunciano al ponte». Nella prima foto c'è la descrizione della tragedia, il treno è la fuga da un drammatico inferno. Nella seconda, le auto in coda raccontano la normalità, il desiderio di conquistare un piccolo paradiso. Se le immagini fossero pubblicate su pagine diverse nulla vi sarebbe da commentare. Qui sono invece legate e il confronto visivo raggiunge un'efficacia che difficilmente si otterrebbe con le parole. La visione della nostra «normalità» aggiunge dramma al dramma e ogni didascalia diventa superflua. La vita continua, come è giusto, ma il pensiero della tragedia altrui ci accompagna. Nell'accostamento un esercizio di riflessione che solo la fotografia consente.

Persone citate: Giovanna Calvenzi

Luoghi citati: Macedonia