De Benedetti nel mirino

De Benedetti nel mirino De Benedetti nel mirino Chiesto rinvio a giudizio per Olivetti IVREA. L'inchiesta della Procura di Ivrea sui bilanci della Olivetti scattata dopo le infuocate dichiarazioni dell'ex direttore generale, Renzo Francesconi, sulla semestrale del '96 - è arrivata al capolinea. Sul tavolo del gip Emanuela Gai ci sono 23 voluminosi falcioni che riassumono i due anni e mezzo di lavoro dei sostituti procuratori Lorenzo Fornace e Alberto Braghin. Sono 4 le richieste di rinvio a giudizio. Riguardano l'ex presidente di Olivetti Carlo De Benedetti (difeso dagli avvocati Lozzi e Giordanengo), l'ex amministratore delegato Corrado Passera (avvocato Alleva), l'ex direttore dell'amministrazione e controllo, Franco Mai (avvocato D'Alessandro), infine il successore di quest'etimo, Corrado Ariaudo (avvocato Morra). Sono accusati in concorso di falso in bilancio. Secondo la Procura eporediese, all'approssimarsi della chiusura dell'esercizio finanziario avrebbero fatto figurare come crediti quelle che, in realtà, erano giacenze di magazzino: materiale già fatturato, ma la cui consegna sarebbe avvenuta soltanto in tempi successivi. Questo sistema avrebbe determinato una indebita anticipazione della contabilizzazione dei ricavi, i cui margini sarebbero comunque stati eliminati da successive «rettifiche generiche». Per far questo sarebbe esistita una vera e propria gestione informatizzata, parallela e alternativa all'ordinaria contabilità di magazzino. Le cifre? Dai calcoli dei consulenti dei pm la consistenza di queste «vendite» di prodotti non disponibili ammonterebbe a 66 miliardi nel '94,74 miliardi nel '95 e 25 miliardi nel primo semestre '96. L'udienza preliminare è fissata per il 14 maggio. In quell'occasione il gip dovrebbe anche pronunciarsi sulle 15 richieste di archiviazione nei confronti di altrettanti indagati per gli stessi reati. Tra questi l'attuale presidente della Olivetti Antonio Tesone e l'ex amministratore delegato Francesco Caio, insieme ad altri dirigenti (in carica e non) del gruppo di Ivrea. «L'unico addebito per cui è stata formulata una richiesta di rinvio a giudizio - dicono i legali di Passera e De Benedetti - concerne un'ipotesi di falso puramente qualitativo, l'anticipazione di modesta entità del fatturato a cavallo di due esercizi a fronte, peraltro, di ordini effettivi. Un falso che, secondo gli stessi consulenti dei pm, non ha avuto la benché minima influenza sul risultato economico dei bilanci considerati». Fiduciosi anche i legali di Ariaudo e Mai: «Siamo sicuri - recita una nota diffusa dalla Olivetti che nel corso del giudizio verrà oggettivamente dimostrata la loro correttezza sostanziale e formale». Mauro Revello

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