Un no ai cibi transgenici nelle pappe dei neonati

Un no ai cibi transgenici nelle pappe dei neonati Il ministero della Sanità approva nuovo regolamento Un no ai cibi transgenici nelle pappe dei neonati ROMA. Niente prodotti geneticamente modificati e residui antiparassitari negli alimenti per la prima infanzia per fare pappe, creme, liofilizzati, biscotti e succhi II Consiglio dei ministri ha approvato uno schernii di regolamento predisposto dal ministero della Sanità che recepisce alcune direttive della comunità europea sugli alimenti a base di cereali e altri alimenti destinati a lattanti e bambini. Il provvedimento, secondo quanto ha reso noto il ministero della Sanità, recependo un parere della Commissione Affari Sociali della Camera, ha disposto l'esclusione dalla composizione degli alimenti per l'infanzia di «prodotti geneticamente modificati e residui di antiparassitari». Lo schema di regolamento approvato ieri recepisce le direttive 96/5CE e 98/367CE sugli alimenti a base di cereali e altri alimenti destinati a lattanti e a bambini. «Si conferma il nostro impegno a definire standard di qualità e sicurezza più rigorosi nella composizione e commercializzazione dei prodotti destinati all'infanzia - ha commentato il ministro della Sanità, Rosy Bindi -. E' un passo in avanti importante nella tutela dei consumatori e in particolare dei bambini». Il regolamento stabilisce le quantità ottimali di proteine, carboidrati e grassi, nonché vitamine e minerali indispensabili nella preparazione degli alimenti (cremi pappe, liofilizzati, omogeneizzati hisc ;lC suu'iu eu ) destinati alla prima infanzia Ino! tre, per garantire una corretta ali menta/ione in questa delicata fast ia di età, il regolamento fissa ì limiti massimi di vitamine, minerali e oligominerali che possono arricchire ulteriormente questi particolari prodotti. Sono precisale anche le modalità di etichettatura per ^rendere più chiara e trasparente la composizione a garanzia dei consumatori», «Gli organi di vigilanza con il nuovo regolamento - spiega il ministero -, avranno uno schema di riferimento, considerato che tali prodotti non saranno più soggetti ad autorizzazione ministeriale». Le aziende hanno tre mesi di tempo per adeguarsi alle nuove quantità ottimali. «Una misura sacrosanta», così l'onorevole Verde Anna Maria Procacci definisce lo schema. «Noi abbiamo detto sempre no, no e ancora no agli organismi geneticamente modificati nei cibi per la prima infanzia. E' indecente, ingiusto e inammissibile che i bambini debbano pagare i prezzi più alti. La Vitine, di soia, prodotta con soia transgenica, si trova infatti in moltissimi alimenti per bambini». Soddisfatta la Procacci anche sul fronte degli antiparassitari: «Questa è una battaglia che portiamo avanti da anni». [Ansa] ; i «

Persone citate: Maria Procacci, Rosy Bindi, Verde Anna

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