Depressione, un'intruso fra il cervello e l'anima di Maurizio Costanzo

Depressione, un'intruso fra il cervello e l'anima Dibattito da Costanzo: ne soffrono 8 milioni d'italiani Depressione, un'intruso fra il cervello e l'anima ROMA. Il cervello e l'anima, ieri, sul palco del Maurizio Costanzo Show. Un dibattito che è rimasto moderato, malgrado le posizioni in netto contrasto tra chi propende per la causa biologica e chi mette in primo piano la causa psicologica di una sofferenza che affligge quasi 8 milioni di italiani: la depressione. L'occasione è stata fornita dall'iniziativa di Idea (Istituto per la ricerca e la prevenzione della depressione e dell'ansia) che, in collaborazione con il Corriere Salute, ha dato il via a un viaggio, in 25 città italiane, di esperti che offriranno informazioni alla gente su un problema che, spesso, crea ancora vergogna in chi ne soffre e nelle famiglie. Capofila di questo tour, il professor Giovanni Battista Cassano, «apostolo» della causa biologica della depressione e della cura a base di un potente antidepressivo. Dall'altro lato della barricata, Federico Comandali, psicoanalista junghiano, ordinario dello «Jung lnsitute» di Zurigo. Tra gli ospiti anche il filosofo Ermanno Bencivenga e la farmacologa Adriana Dubini che hanno dato sostegno alle tesi opposte. Ha esordito Cassano, tracciando l'identikit della depressione: un disturbo dell'umore, 10 spegnimento dell'energia vitale, l'impossibile coordinamento dei pensieri, fino al rischio del desiderio di morte. Gli ha ribattuto Comandini, mettendo in guardia dal pericolo di far diventare la depressione una parola di moda, così come ai primi del Novecento lo era l'isterìa. Comandini è poi entrato nel vivo del dibattito, asserendo la necessità di ricorrere ai farmaci soltanto nei casi più gravi, portando il paziente, superato il picco della crisi, a riflettere su se stesso e a trovare i motivi profondi del malessere, per sconfiggerli. Bencivenga ha introdotto l'elemento sociale nel dibattito: i depressi stanno segnalando un'assenza del senso della vita e forse varrebbe la pena di affrontare l'argomento in chiave generale. Milioni di depressi, soprattutto i giovani, devono spingerci a una lettura che tenga conto della realtà che ci circonda. Un padre ha raccontato 11 calvario della figlia adolescente, depressa. Poco spazio è rimasto alla farmacologa che, al calare del sipario, è apparsa seccata: voleva presentare una nuova molecola che dovrebbe servire a guarire il male dell'anima. Ci penseranno le aziende farmaceutiche. [d. dan.l

Persone citate: Adriana Dubini, Bencivenga, Cassano, Comandini, Ermanno Bencivenga, Federico Comandali, Giovanni Battista, Jung

Luoghi citati: Roma, Zurigo