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All'Aia All'Aia Incriminato Arkan BRUXELLES. Anche i giudici dell'Orni sono ora in qualche modo coinvolti nella guerra del Kosovo: il Tribunale Penale Intemazionale per i crimini di guerra ha annuncialo ieri all'Aja l'incriminazione del «comandante Arkan», l'ex capo delle milizie serbo bosniache che oggi sarebbe attivo anche nelle pulizie etniche del Kosovo. 11 nome di Zeljko Raznatovic, alias Arkan, figurava già dal 1997, si è appreso ieri, fra quelli dei presunti criminali tli guerra ricercati dal Tpi per le atrocità della guerra in Bosnia. Ma l'incriminazione era stata tenuta segreta per facilitare la cattura del ricercato, non mettendolo in allarme, duranti; un possibile spostamento fuori dalla Rfy. Louise Arbour, canadese, procuratore del Tpi, ha spiegato di avere deciso di rendere pubblica l'esistenza di un'incriminazione nei confronti di Arkan «in considerazione delle recenti informazioni su sue attività in Kosovo». Un modo quindi per confermare che il Tpi, cui l'Onu ha affidato un mandato per i crimini di guerra «nell'ex Jugoslavia» intende considerare di sua competenza quanto accade nel Kosovo. Un'interpretazione finora contestata da Belgrado, che in ottobre aveva impedito agli investigatori del Tpi di indagare sul massacro nel villaggio kosovaro tli Racak. Oggi nel mirino del Tpi potrebbe trovarsi, dietro ad Arkan, ritengono diversi diplomatici occidentali, lo stesso Slobodan Milosevic. Secondo il inmistro degb Esteri britannico Robm Cook, Arkan e le sue famigerate «tigri» parteciperebbero attivamente in Kosovo alla violenza contro gli albanesi. Ma Arkan, che è stato visto a Belgrado, ha smentito per ora un suo coinvolgimento, ! L'annuncio dell'incriminazione j ih Arkan ha trovato eco favore| vole alla Nato: «E' un avvertimento per tutti i piccoli Arkan, entrati in azione nel Kosovo», ha commentato un portavoce. Le testimonianze dei profughi giunti in Albania e Macedonia negli ultimi giorni, ha ammonito, potranno essere usate dal Tpi contro i presunti criminali di guerra serbi. Ma su una possibile incriminazione di Milosevic, chiesta a Ginevra da una delegazione del partito radicale, la Arbour è stata molto prudente, Il procuratore del Tribunale internazionale dell'Aia sostiene che non è ancora possibile parlare di genocidio nel Kosovo. «Il genocidio esige la prova di un'intenzione specifica di distruggere in tutto O in parte un gruppo nazionali;, etnico, razziale o religioso E' a mio avviso prematuro emettere tale valutazione, di natura giuridica», ha affermato Arbour, intervistata dalla radio francese «Europe 1». Il procuratore ha manifestato «inquietudine» per la misura dei crimini in Kosovo. La Arbour ha assicurato che «saranno oggetto di verifica gli elementi di prova che emergono nella regione». [Ansa]

Persone citate: Arbour, Cook, Louise Arbour, Milosevic, Slobodan Milosevic