GUERRA DI LUNGA DURATA

GUERRA DI LUNGA DURATA GUERRA DI LUNGA DURATA CLINTON ha preparato gli occidentali al fatto che «la guerra del Kosovo non finirà presto». Ancora una o due settimane, dice il Presidente, per indebolire seriamente l'apparato militare della Serbia. Ma è difficile fare previsioni quando si crea uno stallo politico-strategico, come quello che si dehnea, sul Kosovo, tra la Nato e il regime di Milosevic. Sul Kosovo, ma non «nel» Kosovo, dove la furia repressiva delle forze serbe invece continua, nonostante i raid aerei. E in casi come questo lo stallo porta all'«escalation». La Nato preannuncia bombardamenti sempre più ampi ed intensi. Se anche questi non dovessero portare a risultati decisivi (un passo indietro magari limitato ma netto di Milosevic, l'interruzione di una guerra etnica che non è più esagerato definire genocidio), diventerebbe concreta un'ipotesi in partenza esclusa: quella di un invio di forze di terra per espellere direttamente dal Kosovo le truppe e le bande paramilitari di Belgrado. Bisogna sperare che a ciò non si ar¬ rivi, per i prevedibili effetti e costi di una guerra sul terreno, ma non solo Clinton e Blair, anche Jospin, non alimentano più che tanto tale speranza. Non è concepibile, ha detto il premier socialista francese, che Milosevic non esca sconfitto da questo terribile confronto. E dunque, salvo novità per ora fuori orizzonte, dobbiamo prepararci a una guerra di medio-lungo periodo. Le opinioni pubbliche democratiche dell'Occidente, pur condannando gli eccidi e le deportazioni in atto nel Kosovo, riluttano a una tale prospettiva. La stessa superpotenza americana ci aveva abituati, nei conflitti del dopo-guerra fredda, a blitz più o meno rapidi. Riluttano in particolare settori di sinistra italiani, non senza echi in altre aree (anche per un gioco, perverso, di politica interna). Invece sembra conservare, se non proprio la calma, la necessaria determinazione, il governo. Che sa che, senza intesa con gli alleati, l'Italia non ha alcuna «uscita di sicurezza». Aido Rizzo

Persone citate: Aido, Clinton, Jospin, Milosevic

Luoghi citati: Belgrado, Italia, Kosovo, Serbia