NON SI PUÒ' IMPORRE LA GENEROSITÀ' di Leonardo Zega

NON SI PUÒ' IMPORRE LA GENEROSITÀ' NON SI PUÒ' IMPORRE LA GENEROSITÀ' VORREI offrire un contributo alle accese discussioni attorno alla legge sulla donazione e sui trapianti d'organo appena approvata. Partendo da un caso concreto, che ho avuto modo di conoscere in maniera precisa e dirotta. Il fatto è drammaticamente ordinario: non muoiono all'incirca settemila persone all'anno sulle nostre strade? Un ragazzo, ventisette anni, viene investiti) da un furgone lungo la Via del Mare, la famigerata arteria che collega Roma al litorale di Ostia. Con lo strazio nel cuore, la mamma e i fratelli decidono di donare i suoi organi, ma una serie di incredibili intoppi burocratici rendono vano il loro progetto. Si perde tempo prezioso e alla fine nemmeno le cornee degli occhi del ragazzo, «azzurri come il mare», possono essere usate. «L'espianto delle cornee doveva essere effettuato entro ventiquattro ore dal decesso. Ormai è troppo tardi, non c'è più nulla da fare», sentenziano i medici. «In Italia» commenta sconfortato un familiare, «si parla spesso, a proposito e sproposito, di donazione di organi: un atto di assoluta civiltà, anche se straziante per chi sta perdendo o ha appena perso una persona cara. La nostra è dunque una storia di ordinaria follia, simile a tante altre di questo nostro Paese. Mio fratello è morto e nessuno potrà ridarcelo, ma nessun altro, per negligenza, incapacità e disorganizzazione, potrà vedere, grazie a lui, le bellezze del creato. Mi chiedo chi pagherà mai per questo gravissimo peccato di omissione». E' giusto che si dia certezza di legge ai trapianti, ma la generosità non si può imporre e, soprattutto, quando questa c'è, come c'è - in Italia come altrove, al Sud come al Nord - non dev'essere beffata dall'inefficienza. Lo Stato non deve costringere i cittadini a comportarsi da eroi, e un'operazione di trapianto non può essere soltanto l'occasione per una sequenza al cardiopalma da dare in pasto alla televisione. Anzi, quando diventa un fatto eccezionale, l'efficienza è più una denuncia che un successo. Adesso la legge c'è: ma non dimentichiamo, come al solito, che le leggi non servono a nulla se restano lettera morta. Anzi, ottengono l'effetto contrario. Leonardo Zega

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